Il ministro Salvini ha detto che, se don Ciotti decidesse di espatriare, farebbe «un favore a tutti»: il sacerdote dell’associazione antimafia Libera aveva dato voce al rischio che il Ponte sullo Stretto di Messina potesse «unire due cosche»
Ma
davvero don Luigi Ciotti «se espatria fa un favore a tutti»? La cagnara scoppiata tra i partiti dopo la sparata di Matteo Salvini
contro il inventore di Libera, una rissa dove ciascuno tira acqua al proprio mulino al di là del merito delle cose, rischia di occultare il tema centrale: ci sono o no anche dei rischi dietro la febbricitante corsa al Ponte di Messina ripartita di colpo dopo anni di promesse, rinvii, rinunce, oblio?
Che il prete torinese nipote di un fornaio cadorino sia da decenni un fastidiosissimo grillo parlante per chi è al potere e ci tenga a gestirlo senza interferenze di destra o sinistra è fuori discussione. Dalle messe mattutine alle conferenze nelle scuole, dai dibattiti sulla corruzione ai convegni sull’azzardo, dall’apertura di cooperative in aziende confiscate alla criminalità fino alle fiaccolate nelle piazze, su e giù per l’Italia, non c’è giorno che Dio mandi…
Author: Gian Antonio Stella
Data : 2023-07-27 05:31:43
Dominio: www.corriere.it
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