La sintesi è chiara: Wizards of the Coast non era al corrente dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte di Shkpin, col quale ha però deciso di continuare comunque a collaborare. In futuro tuttavia non ci sarà più spazio per l’utilizzo di illustrazioni generate con l’ausilio dell’AI, perlomeno per quanto riguarda Dungeons & Dragons: dall’azienda non sono infatti arrivati commenti relativi all’altra grande proprietà intellettuale di Wizards of the Coast, Magic the Gathering, benché al momento non siano emerse vicissitudini simili riguardo al noto gioco di carte.
La dichiarazione ufficiale da parte dell’azienda non ha però placato gli appassionati. Il fatto che uno degli artwork identificati fosse addirittura tra quelli utilizzati in prima linea a livello promozionale da Wizards of the Coast, ha sollevato inevitabilmente dubbi sulla capacità delle multinazionali nei settori creativi di riconoscere prontamente lavori eseguiti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, soprattutto nel caso di lavori come quelli di Shkpin. A questo, come noto, si aggiunge il problema ancora irrisolto dei diritti d’autore relativi a questo tipo di opere, una delle grandi questioni che la legislazione globale sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni.
Quella relativa all’utilizzo, non individuato, di illustrazioni eseguite con l’AI è la seconda grande controversia che coinvolge nel 2023 lo storico gioco di ruolo americano. All’inizio dell’anno Hasbro, colosso dei giocattoli proprietario a sua volta di Wizards of the Coast, aveva imposto una stretta giudicata da alcuni draconiana riguardo i prodotti generati da terze parti (ossia, il più delle volte, gli stessi fan), elemento storico e fondamentale per il successo del gioco, sul quale però l’azienda non può rivendicare guadagni diretti. Una decisione a cui è seguito tuttavia un rapido dietrofront, ma che mette in chiaro l’importanza per le casse di Hasbro (che nel 2022 ha registrato un calo degli utili a doppia cifra) del successo di due capisaldi della cultura nerd come D&D e Magic, quest’ultimo coinvolto nell’ultimo paio d’anni in crossover più o meno insoliti come quello con Il Signore degli Anelli, uscito un paio di mesi fa.
A distendere gli animi in dimora D&D ci pensa nel frattempo Baldur’s Gate III, il sequel atteso per oltre vent’anni della celebre saga ambientata nei mondi di Forgotten Realms e uscito lo scorso 3 agosto.
Leggi tutto su www.wired.it
di Lorenzo De Vizzi Arati www.wired.it 2023-08-18 11:27:01 ,