Gli Stati Uniti hanno finalmente autorizzato il dispiegamento dei jet da combattimento F-16 in Ucraina. Gli aerei, necessari a Kyiv per riprendere il controllo sul proprio spazio aereo e bloccare le incursioni della Russia, verranno trasferiti dalla Danimarca e dai Paesi Bassi, non appena i piloti ucraini avranno completato l’addestramento con i militari della Nato. Bisognerà quindi aspettare ancora diversi mesi prima di vederli in azione.
L’Ucraina sta chiedendo gli F-16 all’Occidente già dai primi giorni dell’invasione, per contrastare la superiorità aerea russa. Infatti, se Mosca ha investito pesantemente nel settore militare anche dopo il crollo dell’Unione Sovietica, prima dell’invasione del Donbas e della Crimea del 2014 l’Ucraina non aveva impiegato troppi fondi nella difesa e a oggi si trova ancora a dover volare solo con i vecchi mezzi sovietici rimasti nel paese dopo l’indipendenza del 1991.
Ovviamente, i Mig-29 e Su-27 di Kyiv non possono competere con i loro eredi Mig-31s e Su-25s impiegati dall’aviazione russa. Così questa inferiorità tecnologica, unita all’uso degli elicotteri da guerra Ka-52, ha dato alla Russia un consistente vantaggio nei cieli ucraini. Vantaggio non offensivo – dato che l’Ucraina può contare su una potente contraerea mista, formata da un mosaico di sistemi occidentali e ucraini, per contrastare i bombardamenti russi – ma prettamente difensivo, in grado di rallentare ogni operazione di attacco delle forze di Kyiv.
Lo squilibrio di forze ha frustrato profondamente i soldati ucraini, che senza una vera e propria copertura aerea faticano a sfondare le linee difensive russe, rivelatesi altamente efficaci durante la seconda controffensiva ucraina dell’estate 2023. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno opposto molte resistenze verso l’impiego di F-16 nella zona e anche il recente via libera arrivato dal segretario di Stato degli Stati Uniti, Anony Blinken, non porterà i caccia in Ucraina prima dell’estate 2024, si legge su Reuters. Prima di allora, i piloti ucraini dovranno completare l’addestramento sui nuovi mezzi forniti dalla Nato in Danimarca e nei Paesi Bassi, già incominciato all’inizio di agosto 2023. Mentre altri verranno inviati in un nuovo centro che sta venendo realizzato in Romania.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-08-18 11:12:06 ,