Diva di Hollywood e scienziata: un binomio più unico che raro (indipendentemente dal genere) che riassume in pochissime parole l’eccezionale biografia di Hedy Lamarr. All’apice del suo successo da attrice, negli anni Quaranta, era considerata la “donna più bella del mondo” e protagonista di alcuni film di enorme successo come Algiers (Un’americana nella casbah) o Sansone e Dalila, di cui è coprotagonista e che fece il record di botteghino nel 1949.
Insomma, una carriera da attrice e da diva di primissimo piano. Che però, nel tempo libero, si chiudeva nel suo studio assieme al socio e amico George Antheil per dare sfogo alla sua vera passione: inventare dispositivi tecnologici e non solo. Dal momento che i due lavoravano privatamente, e che questo aspetto della sua vita non è menzionato nell’autobiografia, non si sa molto dell’approccio scientifico e ingegneristico di Lamarr, ma la sua competenza in materia è indubbia e confermata anche dall’inventore Carmelo Amarena, che la incontrò nel 1997 e poi affermò: “Avevamo discusso come due ingegneri di un progetto che ci appassionava. Non avevo mai avuto l’impressione di parlare con una star del cinema, ma con una collega inventrice”.
L’infanzia e gli esordi
Nata a Vienna nel 1914 (con il nome di Hedwig Eva Maria Kessler) in una famiglia austriaca alto borghese di religione ebraica, fin da bambina sviluppa una precocissima curiosità per il mondo della tecnologia e dei dispositivi per la comunicazione. All’età di cinque anni, la futura Hedy Lamarr già si cimenta nell’ingegneria inversa, smontando e ricostruendo, per fare solo un esempio, un music box (uno strumento musicale automatico dell’epoca)
Per molti versi, Lamarr è quindi una predestinata del mondo della tecnologia e delle invenzioni. Eppure la sua carriera professionale prende subito una piega molto diversa: a 16 anni inizia a recitare per l’industria cinematografica austriaca, tedesca e cecoslovacca. Tra i suoi primi film, si ricorda lo scandalo suscitato da Ecstasy (1933), in cui compare brevemente nuda e in cui simula un orgasmo (secondo Wikipedia, si tratta del primo film non pornografico in cui ciò avviene).
La passione per le armi
La cosa non viene apprezzata dal marito, il ricco costruttore d’armi Fritz Mandl, che cerca (senza successo) di comprare tutte le copie del film per evitarne la circolazione. In quegli stessi anni, Lamarr entra anche in contatto – per via del lavoro del marito – con ufficiali militari di vari paesi (tra cui l’Italia), che visitavano la abitazione per valutare l’acquisizione di prodotti bellici dell’azienda di Fritz Mandl. Perfino Benito Mussolini in un’occasione pranzò nella loro abitazione.
Non è chiaro se Lamarr fosse presente durante le conversazioni relative alle armi, ma si ritiene che furono queste frequentazioni a risvegliare in lei l’interesse per la creazione di dispositivi di uso bellico. Divorziata dal marito e fuggita dall’Austria, Lamarr si trasferisce prima a Parigi e poi a Londra, per arrivare infine negli Stati Uniti nel 1938, dove riprende la sua carriera da attrice per la Metro Goldwin Mayer.
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di Andrea Daniele Signorelli www.wired.it 2023-08-30 07:30:00 ,