Si apre un periodo «complicato»: l’Unione non può pensare di tornare alle regole del passato
Raccontano che Ursula von der Leyen l’abbia chiamato dopo aver letto il suo articolo sull’Economist, nel quale Mario Draghi lanciava l’allarme sulle sorti dell’Europa e avvisava che l’Unione non può pensare di tornare alle regole del passato. Perché correrebbe il rischio di non avere futuro.
Ed è al termine di quel colloquio che la presidente della Commissione ha proposto all’ex presidente della Bce di stilare un rapporto sul «futuro della competitività europea», a fronte delle sfide sul lavoro, l’inflazione e l’ambiente commerciale. Draghi ha accettato l’incarico e ha atteso che von der Leyen lo ufficializzasse ieri, nel suo discorso all’Europarlamento sullo stato dell’Unione.
All’atto dell’annuncio, tutti si sono dapprima concentrati sul ritorno in campo di «Supermario», riaprendo per qualche ora il dibattito su suoi possibili nuovi incarichi. Boatos privi di fondamento: Draghi non è in corsa né per la guida della Commissione né per la presidenza del Consiglio europeo, ruoli attorno ai quali si starebbe peraltro costruendo a Bruxelles un consenso attorno alle figure della stessa von der Leyen e dell’ex premier olandese Rutte. Così, dinnanzi al profluvio di dichiarazioni positive, ha commentato con la solita ironia: «Tutti pensano di avermi tolto finalmente dai piedi…».
Il ritorno a un ruolo…
Author: Francesco Verderami
Data : 2023-09-14 04:42:04
Dominio: www.corriere.it
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