“L’obiettivo dichiarato di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia è un’ossessione che ha completamente accecato gli occhi degli irresponsabili politici occidentali”, i quali hannno “perso un elementare senso di autoconservazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov rivolgendosi alla 78esima Assemblea generale delle Nazioni unite in corso al Palazzo di vetro di New York. “Una palese manifestazione dell’egoismo della minoranza occidentale”, ha affermato il braccio destro di Vladimir Putin, “sono diventati i tentativi ossessivi di “ucrainizzare” l’agenda delle discussioni internazionali, mettendo da parte tutta una serie di crisi regionali irrisolte, molte delle quali si trascinano da anni e persino da decenni”. E fa l’esempio del Medio Oriente: “I palestinesi stanno attendendo da anni ciò che gli è stato promesso”, ma “gli americani stanno monopolizzando il processo di mediazione. Chiedo a tutti i Paesi responsabili di fare in modo che ci siano le condizioni per questo negoziato. Gli stati della Lega araba stanno tornando alle trattative e di questo siamo molto felici”.
Lavrov ha ripreso la definizione di Putin dell’Occidente come “impero di menzogne“: “Abituati a guardare dall’alto in basso il resto del mondo, americani ed europei spesso fanno promesse, assumono obblighi, compresi quelli scritti e giuridicamente vincolanti, e poi semplicemente non li mantengono”, ha attaccato. Invitando gli Stati membri dell’Onu a “leggere la Carta” fondativa dell’organizzazione, “ricordando il principio della sovranità uguale dei Paesi grandi o piccoli, mentre gli Usa pensano essere migliori di tutti gli altri, e l’Unione europea pensa di essere un giardino in fiore e tutto il resto è una giungla”. Poi ha criticato l’espansione militare della Nato nella regione Asia-Pacifico, realizzata con la recente intesa trilaterale tra Usa, Giappone e Sud Corea: “L’attenzione non celata di questi sforzi contro la Russia e la Cina genera il rischio di un nuovo esplosivo focolaio di tensione geopolitica, oltre a quello già acceso dell’Europa”, ha avvertito.
Il capo della diplomazia di Mosca ha poi chiesto “la cessazione delle sanzioni e dell’embargo economico disumano” contro la Russia, sfidando gli Stati Uniti ad abbandonare “le politiche di soffocamento economico” che “vengono usate come armi dalle potenze occidentali”, citando anche le sanzioni adottate contro Cuba e Siria. “Politiche sempre più aggressive da parte dell’Occidente portano a una frammentazione in tanti blocchi ostili” che “non vogliono negoziare per rendere più equo il resto del mondo e il processo con cui si prendono decisioni”, ha sottolineato. “Lo sviluppo non deve più dipendere dai poteri coloniali”, ha aggiunto, sostenendo che ”i Paesi in via di sviluppo sono pronti a negoziare” sotto questo aspetto.
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di F. Q.
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2023-09-23 17:01:54 ,