Parla Alon Bar: «La casa di mio fratello sventrata da un missile a Tel Aviv. Ma loro si sono messi in salvo un attimo prima grazie al suono delle sirene. Grande solidarietà dal popolo italiano: mi hanno chiamato Guido Crosetto e Elly Schlein. Lunedì preghiera alla Sinagoga per ricordare anche l’attentato del 9 ottobre 1982»
L’ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, risponde al telefono alle cinque del pomeriggio malgrado lo Shabbat, la festa ebraica del riposo: «Stiamo lavorando molto, questo sabato», esordisce, mentre da Israele Proseguono ad arrivare notizie di morte e distruzione. Alon Bar è riunito a casa sua con tutto lo staff diplomatico, riunione d’emergenza: «Abbiamo aperto anche l’ambasciata, stiamo facendo da ponte tra le famiglie che sono qui e quelle in Israele, stiamo cercando di dare tutto l’aiuto possibile a chi ci chiama».
Alon Bar ha postato il video della casa di suo fratello Noam distrutta da un missile palestinese. Ha parlato con suo fratello, ambasciatore?
«Sì, Noam mi ha svegliato questa mattina alle 6.30, mi ha girato quel video e così ho saputo della strage ancor prima che ne parlassero le tv. La sua famiglia per fortuna sta bene, le sirene a Tel Aviv hanno subito suonato e lanciato l’allarme e così Noam e gli altri si sono riparati sotto una scala prima che arrivasse il missile di Hamas. La casa è sventrata ma loro si sono salvati, un minuto dopo sarebbero tutti morti».
Qual è il suo stato…
Author: Fabrizio Caccia
Data : 2023-10-07 16:30:45
Dominio: www.corriere.it
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