Il calcio europeo sta attraversando un’evoluzione significativa per quanto riguarda il jersey sponsorship, l’accordo di sponsorizzazione in cui un’azienda o un marchio paga una squadra sportiva o un club per avere il proprio logo visualizzato sulle maglie dei giocatori durante le competizioni. Secondo i numeri di un’analisi pubblicata dalla piattaforma specializzata Sportingpedia, che ha censito i singoli sponsor, questa tendenza vede aziende e marchi legati al settore dei viaggi, in particolare le compagnie aeree, conquistare il vertice della classifica. Ben dodici club, tra Premier League, LaLiga, Serie A, Ligue 1 e Bundesliga, annoverano queste aziende come sponsor principali o partner ufficiali di maglia. Nonostante le restrizioni imposte in alcuni paesi, tra cui l’Italia, il settore del gioco d’azzardo si piazza al secondo posto, con un totale di 11 sponsorizzazioni. Sul terzo gradino del podio, troviamo il settore finanziario, che fa capolino nei panni di sponsor di 9 club di calcio.
Il gambling
Nel mondo dei viaggi spiccano Emirates (Arsenal, Real Madrid, Milan e Lione), Etihad (Manchester City), Riyadh Air (Atletico Madrid), Msc (Napoli), Moby (Cagliari), Rewe (Colonia, opera anche nella gdo) e Qatar Airways (Paris Saint Germain), oltre ad alcuni enti turistici “locali” come Gran Canaria sulle maglie del Las Palmas o Visit Monaco su quelle dell’As Monaco. Il gambling, invece, è particolarmente diffuso, senza troppe sorprese, sulle maglie della Premier, da Betway del West Ham a Hollywoodbets del Brentford mentre manca come detto da quelle italiane e quelle della Liga, dove vige un divieto in questo senso. Come anche in Francia, ma limitatamente agli operatori stranieri.
Anche in Premier League, tuttavia, gli sponsor di questo del settore, che oggi si attestano sul 40% delle casacche, saranno presto vietati. Le società lo hanno stabilito pochi mesi fa e la lega ha concesso tre anni per la transizione, fino alla stagione 2026-27. Un fatto storico, considerando che le agenzie di scommesse arrivarono a rappresentare il 50% degli sponsor delle squadre nella stagione 2016/2017 e in quella 2019/2020. Un rapporto della Uefa dello scorso anno aveva spiegato che ben 117 club europei, dunque ben oltre i cinque più importanti campionati, sfoggiavano sulle maglie loghi e nomi di società di giochi e scommesse sportive. Portando questo settore a raggiungere il 19% di tutte le principali sponsorizzazioni dei campionati di calcio europei.
Produttori di automobili
Hanno una qualche presenza anche i brand di real estate (come Hexaom per il Reims e Tecnocasa per il Getafe) e i produttori o distributori di auto anche in virtù di sodalizi storici o pure in questo caso locali (Jeep per la Juventus, Volkswagen per il Wolfsburg) o Car Avenue per il Metz. Anche se sono crollati dai dieci della scorsa stagione appunto a tre sigle.
Finanza e squadre in cerca di sponsor
Quanto alla finanza, ci sono marchi storici come Standard Chartered, dal 2010 sulle maglie rosse del Liverpool, Civitus, Meglio Banca e Presti pay rispettivamente per Salernitana, Frosinone e Udinese o la saudita Khaled Juffali per l’andalusa Almeria. La Serie A manca a sorpresa di brand alimentari, almeno fra i main sponsor, con l’eccezione di Saputo (azienda casearia canadese) per il Bologna. Altrove, gruppi del settore alimentare e delle bevande hanno effettuato investimenti notevoli. Ad esempio, Estrella Galicia sponsorizza il Celta Vigo, mentre Boulanger è partner del Lille. Inoltre, ci sono casi in cui le partnership sono praticamente obbligate, come nel caso della Red Bull, che non solo sponsorizza, ma possiede de facto la società RB Lipsia.
Ad oggi, tra le big europee, sole tre squadre, sono ancora alla ricerca di un accordo con un main sponsor, Lazio, Siviglia e Real Sociedad. Mentre l’AS Roma, ha recentemente annunciato di aver preso accordi con il festival Riyadh Season, con cui ha sottoscritto un contratto biennale dal valore di 25 milioni di euro. Otto squadre, invece, hanno stabilito accordi nel settore delle telecomunicazioni, tra cui DiGi per il Cadice e il Rayo Vallecano, Motorola per il Monza, Mediacom per la Fiorentina e il consolidato T-Mobile per il Bayern Monaco.
Solo due settori sopra il 10% delle maglie
E per quanto riguarda il settore della tecnologia? Occupa il 5,2% delle maglie con Infinite Athlete – una società californiana di analisi dei dati applicati allo sport – che ha da poco preso accordi con il Chelsea, Team Viewer per il Manchester United, Spotify per il Barcellona, Computer Gross per l’Empoli e Sap per l’Hoffenheim. Anche se molti brand citati poco sopra, a partire da Motorola, possono essere considerati in entrambe le categorie telecomunicazioni (tlc) e tecnologia.
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di Simone Cosimi www.wired.it 2023-10-15 04:50:00 ,