Dopo i continui annunci seguiti da altrettanti rinvii, la separazione fra Italia Viva e Azione potrebbe essere formalizzata mercoled 25 ottobre
Aspettiamo mercoled, dicono adesso da entrambi i lati della barricata, uno presidiato da Matteo Renzi, l’altro controllato da Carlo Calenda. Perch il divorzio pi lungo e pazzo del mondo della politica, quello tra Italia viva e Azione, sembra arrivato al destino che don Rodrigo, nei Promessi Sposi, aveva imprigionato nella frase sussurrata da uno dei suoi bravi all’orecchio di don Abbondio a proposito del matrimonio tra Renzo e Lucia. Non s’ha da fare, insomma. Non ieri, non oggi, n domani e probabilmente neanche luned o marted.
C’ da aspettare quantomeno mercoled 25, con tutti i colpi di scena che potrebbero allungare il brodo di una telenovela infinita, per assistere al nuovo capitolo della saga Renzi contro Calenda e viceversa, arrivata al punto in cui — dato per deceduto il partito unico del Terzo Polo, data per defunta la federazione, dato per scontata la reciproca antipatia — adesso si tratta di dividere i gruppi parlamentari, a cominciare da quello del Senato. Perch Ignazio La Russa, presidente dell’Aula, dopo la votazione sul cambio di nome del gruppo a Palazzo Madama — vinta dai renziani (sette senatori), a cui i calendiani (quattro) non hanno partecipato — ha disposto che gli uffici operino un approfondimento sulla vicenda e s’ proposto nientemeno che come ambasciatore di pace,…
Author: Tommaso Labate
Data : 2023-10-20 20:55:37
Dominio: www.corriere.it
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