Mentre Tajani auspica l’assenza di necessità di correzioni, il leader del M5S Conte accusa: «Sulle pensioni Fornero ha ammesso che Meloni e Salvini sono “più duri” di lei con i lavoratori»
Mentre continua il caos sulle bozze della manovra economica che dividono la stessa maggioranza, questa mattina è stato Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, a rilanciare la necessità di votare emendamenti correttivi. «Meloni ha detto che non ci saranno emendamenti alla manovra?», ha detto a L’attimo fuggente su Radio giornale radio, «alcuni saranno indifferibili, se non necessari, se alla lettura definitiva della manovra che è in arrivo ci dovessero essere dei punti da correggere. Quindi gli emendamenti saranno presentati: non c’è nulla di male, non si tratta di sabotare la manovra». Anche se Antonio Tajani, che di Forza Italia è il segretario, ha messo le mani avanti: «È indispensabile che in Parlamento arrivi un buon testo che non aumenti la pressione fiscale, che non tocchi la casa e che faccia aumentare le pensioni. Sia pure in un contesto non semplice. Tutto ciò è indispensabile per votare (senza emendamenti) in tempi rapidi e rassicurare i mercati».
Secondo ancora Mulè: «Siamo tutti convinti che le mani nelle tasche degli italiani non si possano mettere, figuriamoci se l’Agenzia delle entrate possa dire a Equitalia di metterle nei conti correnti». «Non esiste che per cercare delle finanze…
Author: Franco Stefanoni
Data : 2023-10-27 10:44:42
Dominio: www.corriere.it
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