Dopo la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 24 ottobre, che aveva recepito le indicazioni della Corte di Giustizia europea e ribadito che anche i portali di prenotazione online sono chiamati a versare allo Stato la cedolare secca sugli affitti brevi, pari al 21%, la Guardia di finanza di Milano, su ordine del giudice per le indagini preliminari, ha sequestrato oltre 779 milioni di euro ad Airbnb Ireland Unlimited Company.
Lo riporta Il Sole 24 Ore, aggiungendo che la procura milanese ha iscritto nel registro degli indagati tre persone che tra il 2017 e il 2021 hanno rivestito incarichi di vertice dell’amministrazione all’interno della società. L’indagine rappresenta una svolta importante nel rapporto tra istituzioni italiane e Airbnb. Quest’ultima era sempre stata convinta di non essere tenuta a versare come sostituto d’imposta la cedolare secca, il regime tributario sostitutivo sul reddito da locazione che sostituisce l’Irpef e le relative addizionali.
Per la procura, il reato di omessa dichiarazione fiscale da parte della società avrebbe portato a un’evasione pari a 779.453.912 euro, il 21% “sui canoni di locazione breve – si legge in una nota della procura stessa – per 3,7 miliardi relativi al periodo 2017-2021 dagli ospiti delle strutture ricettive pubblicizzate dalla piattaforma”. Le tasse dovrebbero essere state pagate dai singoli proprietari degli immobili, ma su tale ipotesi non vi è ancora alcuna certezza.
Di fatto, il sequestro segna una rivoluzione per il settore degli affitti brevi. Un limite temporale oltre il quale Airbnb e le aziende che lavorano in un modo simile dovranno versare da subito allo Stato italiano la cedolare secca.
“Airbnb Ireland – si legge in una nota della società – ha in corso una discussione con l’Agenzia delle entrate dal giugno 2023 per risolvere questa questione. Siamo sorpresi e amareggiati dall’azione annunciata dal procuratore della Repubblica lunedì. Siamo fiduciosi di aver agito nel pieno rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti in merito alla vicenda”.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-11-07 11:24:10 ,