Perché leggere questo articolo? Quello all’Expo di Roma è solo l’ultimo di una lunga serie di “no”. Dal suo avvento nel 2013 il Movimento Cinque Stelle si è opposto a una serie infinita di opere, iniziative e investimenti. Dalla Tav alle Olimpiadi, passando per trivelle ed F-35, si arriva al mitologico Ponte sullo Stretto. I Cinque Stelle sono il Partito (preso) del “No”.
“No. No. No”. Le tre laconiche negazioni di Margaret Thatcher al Presidente della Commissione Europea, Jacques Delors, sono probabilmente il più famoso “no” della storia della politica. Era il 1990, ventitré anni prima dell’approdo in Parlamento dei Cinque Stelle: il Partito (preso) del “No”. Tav, Expo, tre differenti Olimpiadi a Torino. Ma anche gli F-35, le trivelle e – poteva mai mancare? – il Ponte sullo Stretto. Una carrellata di “no” lunga un decennio.
Il primo “no” prima ancora dei Cinque Stelle
In principio era il Blog di Beppe Grillo. Quando ancora i Cinque Stelle erano un embrione nella testa di Casaleggio, il comico organizzava su Meetup – se vi ha sbloccato un ricordo, forse è il caso di prenotare un controllo dall’urologo – il coordinamento degli “Amici di Beppe Grillo” con gruppi di lavoro tematici. Tra gli argomenti – insieme con “Tecnologia e innovazione”, “Ufficio stampa-comunicazione”, “Consumo critico”, “Studio Moneta” – compare anche “No Inceneritori“.
Il primo di una lunga serie di “no” risale al…
Author: Stefano Marrone
Data : 2023-11-30 14:52:40
Dominio: www.true-news.it
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