La rapida trasformazione del panorama digitale ha portato a un cambiamento radicale nel ruolo dell’influencer tradizionale e ha dato origine a una nuova tipologia di influencer: l’influencer virtuale, un personaggio creato al computer che esiste solo in rete. Gli influencer virtuali esistono da molto tempo – la prima popstar virtuale, Kyoko Date, è nata in Giappone nel 1996 – e sono il frutto della convergenza tra diverse tecnologie e discipline, come l’intelligenza artificiale, la computer grafica, la realtà aumentata, il motion capture e il machine learning. Queste permettono di creare personaggi digitali sempre più realistici, espressivi e interattivi, in grado di generare contenuti originali e di comunicare con il pubblico. Gli influencer virtuali possono nascere da diverse fonti di ispirazione, come personaggi di videogiochi, anime, manga, fumetti, film o serie TV, oppure da modelli umani reali o immaginari.
Alcuni influencer virtuali sono creati da singoli artisti o da piccoli team, mentre altri sono il prodotto di grandi aziende o agenzie specializzate, che investono ingenti risorse per sviluppare e promuovere i loro avatar. Gli influencer virtuali hanno solitamente una propria identità, una storia, una personalità, uno stile e valori che li rendono unici e riconoscibili. Inoltre, hanno canali social, come Instagram, YouTube, TikTok o Twitch, dove pubblicano foto, video, storie, live e altri contenuti, che mostrano la loro vita quotidiana, le loro passioni, le loro opinioni e le loro collaborazioni con altri influencer, reali o virtuali. Questi sono solo alcuni esempi di influencer virtuali che stanno conquistando il mondo dei social media e della moda, vere e proprie star del web.
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di Lucia Tedesco www.wired.it 2023-12-02 05:50:00 ,