“Osimhen non dovrebbe avere i 90 minuti tra le gambe… cioè, nelle gambe” (Stavolta anche l’impeccabile Pierluigi Pardo ha commesso un errore, e di quelli davvero pericolosi ed evocativi. Napoli-Inter, Dazn)
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Sul gol in apertura del Sassuolo, con la palla che attraversa l’area e arriva a un solitario Henrique, puntuale il commento di quelli di Unfair Play: “I difensori della Roma stavano marcando l’arbitro”.
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Ma perché allenatori, giocatori e dirigenti protestano per il tempo di recupero in eccesso solo quando prendono il gol?
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Web e social impazziti, domenica di gran festa per lo spezzone della cronaca tv dei sorteggi europei nel quale, mentre i papaveri Uefa parlano e spiegano, si sente vagamente in sottofondo qualcosa che sembra l’audio di un video porno, con gemiti e altro. Probabilmente tutto arrivava dal girone dei lussuriosi.
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E a quel punto liberi tutti. Sorteggio europeo che sforna gironi difficili, nei commenti successivi i ct delle varie nazionali, pur senza mettersi d’accordo, decidono tutti insieme una sorta di tormentone, uguale per ognuno di loro: «È vero, non volevamo quelli e avremmo preferito altri. Ma nemmeno loro volevano noi e anche loro avrebbero preferito altri». Ovvero non era un sorteggio, era Temptation Island.
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Al sorteggio, il presidente della Federcalcio Gravina è andato ai microfoni Rai e si è lamentato per la scarsa attenzione, si riferiva ai giornali, per la bella vittoria dell’Italia femminile in casa della Spagna mondiale. Diciamo che visti i dati d’ascolto della gara – il 2,6 % in prima serata su Raidue – Gravina e le ragazze azzurre dovranno impegnarsi a lungo per far dimenticare i disastri del recente passato.
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Altro tormentone del web recente: la somiglianza tra Elodie e, se avesse i capelli, anche solo qualcuno, il calciatore portoghese Joao Mario. È talmente demenziale da piacere: anche alla stessa Elodie che l’altra mattina, dopo i tre gol di JM all’Inter ha twittato: “Ieri sera tripletta”. E no comment.
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Massimo Cellino ha raccontato che quando divenne presidente del Leeds arrivò in ufficio e vi trovò un divano orribile. A quel punto chiede in perfetto inglese di eliminarlo. “Ma invece di dire couch, dissi coach. E allora i dirigenti licenziarono l’allenatore”. Ha come vagamente l’aria di una strepitosa fandonia, ma è divertente.
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“Gatti ha segnato al 94’, quindi per me, che sono parecchio boomer, il titolo di stasera è uno soltanto: 94 Gatti” (Marco Mazzocchi, A TuttoCampo, Raidue)