Secondo la risultanza dell’indagine eseguita dai militari della guardia di finanza di Torino, Riccardo C., un noto tatuatore torinese, avrebbe dichiarato al fisco un reddito pari a poco più di mille euro l’anno, a fronte di un grande successo sui social, un vastissimo ventaglio di clienti ai quali ha praticato dei tatuaggi che gli fruttavano anche 5mila euro per un solo lavoro.
La ribalta sui social media, con 10mila follower su Instagram, non ha aiutato il tatuatore influencer a passare inosservato ai militari della guardia di finanza di Torino che gli contestano ora circa 400.000 euro di compensi nascosti all’Erario, negli ultimi cinque anni.
I militari del II Nucleo operativo metropolitano di Torino diretti da Margherita Valente hanno portato a termine l’indagine fiscale identificando e ascoltando oltre 350 clienti tatuati negli ultimi cinque anni, nei confronti dei quali non era stato rilasciato alcun documento fiscale, oppure, nei casi in cui era stato emesso, erano state indicate somme inferiori fino al 90 % rispetto al prezzo effettivamente praticato.
Ora Riccardo C. dovrà sanare la sua posizione con l’Erario, comprese le sanzioni.
Un adempimento al quale “il mio assistito – spiega l’avvocato Alfonso Aliperta – non ha alcuna intenzione di sottrarsi”. Riccardo C. però, fa sapere Aliperta, contesta il fatto che la cifra di 400mila euro include il lordo non del fatturato ma delle sanzioni e gli interessi.
Inoltre, precisa il legale, i 350 clienti identificati, non sono persone che ha tatuato negli ultimi cinque anni, ma sono tutti i nominativi appuntati sull’agenda “da quando il mio cliente ha iniziato la sua attività, 10 anni fa”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-12-12 20:31:32 ,torino.repubblica.it