Doctor Who – The Church on Ruby Road ci regala il Dottore che vogliamo

Il Dottore balla in canotta e kilt e sembra intento solo a scuotere di dosso ogni cruccio e pensiero, ma in realtà è attento e vigile: da qualche giorno, sfoggiando un look da detective Shaft dei blaxploitation, tiene d’occhio Ruby, una fanciulla bionda e vivace che ricorda molto Rose, la compagna del Nono e del Decimo Dottore. Ruby è stata abbandonata ancora in fasce sulla soglia in una chiesa in una notte silenziosa e nevosa, alla vigilia di Natale. È stata in seguito adottata da una generosa signora che ha allevato trentatré bimbi presi in affidamento nell’arco di due decenni, e vive con lei e la nonna tè-dipendente in un appartamentino modesto. Ruby sta cercando i suoi veri genitori tramite il test del Dna, con il supporto di un programma televisivo condotto dall’ex Veejay di Mtv Davina McCall, ma stranamente, dei suoi non c’è traccia. Davies introduce il secondo mistero della stagione. Ruby è anche, visibilmente e contagiosamente, perseguita dalla malasorte: niente di grave, ma piccoli incidenti e altre coincidenze assurde sono all’ordine del giorno. La colpa è di alcuni dispettosi goblin, piccoli gremlin natalizi che rubano neonati come le fate di Peter Pan e del folklore celtico.