PERUGIA – Nel trambusto della vicenda del gatto Hiro, scomparso a Spoleto, la locale procura apre un nuovo fascicolo, per un’indagine che questa volta coinvolge anche Nino Frassica. Anche il noto attore e comico, del cast della fiction “Don Matteo”, risulta iscritto nel registro degli indagati in un secondo fascicolo aperto sulla vicenda, in seguito a un’altra denuncia da parte di uno dei due nuclei familiari di Spoleto che sui social erano stati indicati come i possibili detentori del felino di proprietà della famiglia dell’attore siciliano.
Pesantissime le ipotesi di reato, a carico di Frassica, della moglie Barbara Exignotis e della figlia di lei (queste ultime entrambe indagate anche in un altro procedimento). L’indagine affidata al sostituto procuratore Alessandro Tana, avviata in seguito alla spirale di sospetti e accuse sulla sparizione dell’animale, procede infatti per le ipotesi di diffamazione aggravata, stalking, violenza privata, violazione di domicilio e istigazione a delinquere.
Il giallo del felino sparito, diventato un polverone finito in procura, ha avuto inizio a settembre, durante l’ultima fase delle riprese della nota fiction a Spoleto. Alla sparizione del gatto di casa Frassica erano seguiti gli appelli social dell’attore e dei suoi familiari, l’offerta di una ricompensa a chi l’avesse trovato, ma anche una serie di ipotesi avanzate sui social sulla casa in cui l’animale si sarebbe rifugiato. Un mix che ha scatenato per settimane una caccia all’animale, con una moltitudine di volontari accorsi nella cittadina umbra alla ricerca di Hiro e della relativa ricompensa.
“Proprio dall’offerta di una ricompensa a chi avesse riportato il gatto è scaturita una serie di illazioni e una caccia all’animale”, spiega l’avvocato Fabrizio Gentili, che assiste i querelanti, intenzionati a mettere un punto alle accuse che li hanno visti implicati nella vicenda. “Siamo molto preoccupati”, aggiunge il legale a Repubblica, “per la nuova fase delle riprese della fiction prevista a Spoleto per sabato 20 gennaio, perché temiamo che si scateni nuovamente il trambusto che nei mesi scorsi ha coinvolto i miei assistiti”.
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2024-01-06 16:00:32 ,