Perché questo articolo potrebbe interessarti? A Mellitah, dove ha sede lo stabilimento da cui si estrae il gas diretto in Italia, le attività sono state sospese a seguito dell’irruzione di alcuni manifestanti: “Non è la prima volta che succede una cosa del genere in Libia – dichiara su TrueNews la docente Michela Mercuri – e nel breve periodo non è un problema: il problema invece riguarda il lungo periodo per l’impossibilità di programmare investimenti nel Paese”.
La guerra in Libia non è mai finita. Anzi, la situazione nel Paese può dirsi anche peggiorata. Da alcuni giorni sono in corso proteste nel Fezzan, la regione meridionale, da parte di diversi gruppi di cittadini. Gente esasperata da un lato, a cui mancano i servizi basilari, ma anche gruppi che vogliono destabilizzare ulteriormente la situazione oppure ottenere qualcosa dalle proteste.
Non è un caso che la prima conseguenza delle manifestazioni ha riguardato lo stop alle attività dei giacimenti di gas e petrolio. Si è fermata l’estrazione a Sharara, sede del più grande giacimento, così come a Mellitah. Qui, in particolare, un gruppo identificato con il nome di “Movimento per lo sradicamento della corruzione” ha occupato le aree attorno lo stabilimento: “Da Mellitah – ricorda la docente e analista Michela Mercuri su TrueNews – parte il gas verso l’Italia”. Dunque, quanto sta accadendo in queste ore in Libia interessa da vicino il nostro Paese.
A rischio le forniture di…
Author: Mauro Indelicato
Data : 2024-01-14 07:00:20
Dominio: www.true-news.it
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