La relazione del ministro. Autonomia, i paletti di FdI su risorse e Lep
La separazione delle carriere sarà attuata «non alle calende greche», riflettendo su un principio: «Conferire poteri immensi al pm come capo della polizia giudiziaria mantenendo i poteri che ha, senza essere controllato, è un pericolo». Carlo Nordio, nella relazione annuale al Parlamento, annuncia le linee di intervento che dovrebbero risolvere i problemi di una giustizia con un «buco di 1.400 magistrati» e del 40% di personale amministrativo. E si sofferma sulla riforma costituzionale chiesta con forza da FI con un’argomentazione che non piace all’Associazione nazionale magistrati: «Le parole del ministro tradiscono un’intenzione recondita: la voglia di ridimensionare i poteri del pm, che definisce “immensi” e invece sono sottoposti a continui controlli del procuratore e del giudice», denuncia il segretario Anm, Salvatore Casciaro. E spiega: «Finora si era detto che la riforma intendeva rendere terzo il giudice. Ora invece si annuncia un controllo che, con l’introduzione della discrezionalità dell’azione penale già annunciata, non potrà che essere il controllo della politica».
Nordio promette una «giustizia più rapida ed efficiente» e, nel giorno in cui in commissione si chiude l’esame del suo ddl di riforma che ora passerà all’aula, annuncia vari provvedimenti. A partire da una revisione del «sistema obsoleto» dei reati della…
Author: Virginia Piccolillo
Data : 2024-01-17 22:42:05
Dominio: www.corriere.it
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