Tutti gli indizi indicano che per Apple questa versione di Vision Pro vada usata da seduti, e quindi per lavorare, guardare film, sfogliare vecchie foto (anche in 3D) e fare videochiamante con FaceTime. La società ha definito il visore “l’ambiente di lavoro definitivo” e “una tela infinita per il multitasking e la collaborazione“. La maggior parte delle dimostrazioni, compresa quella a cui ho partecipato lo scorso giugno, sono avvenute su un divano, ad eccezione di un video interattivo sui dinosauri creato dal regista Jon Favreau.
Vision Pro integra una tecnologia per il controllo dei gesti che libera le mani degli utenti. È un altro aspetto in cui Apple si distingue da Meta Quest Pro e Meta Quest 3, che invece includono dei controller. Detto questo, la quasi totalità delle mie esperienze con i visori di Meta sono avvenute in piedi, che si trattasse di giochi multiplayer, applicazioni di fitness o dell’esplorazione di una mappa virtuale del mondo.
Se Vision Pro è destinato a essere utilizzato principalmente sul divano o su una sedia, allora la batteria esterna potrebbe avere un’incidenza limitata. Come ho sottolineato la scorsa primavera, è però una scelta insolita per un’azienda di tecnologie di consumo che negli ultimi vent’anni ha creato prodotti che portiamo con noi letteralmente ovunque.
Alcuni esperti del settore sono divisi sul design della batteria. Bailenson, per esempio, ritiene che le capacità di elaborazione del visore debbano essere ottimizzate per durate più brevi: “Dopo 30 minuti, probabilmente arriva il momento di togliere il visore e andare avanti con la propria giornata – spiega –. In questo caso, quindi, non dovrebbe esserci bisogno di una batteria esterna a mio parere, dal momento che la maggior parte delle esperienze sono brevi“. Secondo Sam Cole, cofondatore e amministratore delegato di FitXR, un’applicazione per il fitness molto popolare su Meta Quest, la batteria di Vision Pro invece non si rivelerà “un fattore importante per le applicazioni di fitness, mentre lo sarà per chi sta seduto a lavorare per ore“.
“Anche quando i visori sono più ingombranti, i nostri utenti tendono a dimenticarsi del cavo e del pacco batteria perché sono concentrati a sferrare pugni – continua Cole –. La distribuzione del peso e gli accessori diventano molto più importanti quando si pensa di usare un visore per lavorare o per stare seduti quattro ore a fare videochiamate“.
Ma Cole dice anche che, batteria a parte, “messi insieme tutti gli elementi di Vision Pro ci portano a credere che si tratti di un’esperienza di alta qualità. Sarà un prodotto all’altezza di Meta Quest 3, se non migliore“.
Non che gli esempi passati aiutino granché a prevedere le sorti di Vision Pro. Le prime versioni del visore per la realtà aumentata Magic Leap aveva un compute pack esterno progettato per essere portato ad altezza della vita. Gli HoloLens di Microsoft, invece, caricavano un sacco di peso direttamente sulla testa. Nessuno dei due prodotti ha avuto successo, ma la collocazione del pacco batteria non ha inciso sul loro destino commerciale.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
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di Lauren Goode www.wired.it 2024-01-20 17:00:00 ,