Perché leggere questo articolo? Città 30 è un caso nazionale, da Bologna a Roma. Pro e contro coincidono nella figura di Salvini: contrario e finanziatore al tempo stesso. Nel 2022 il ministro dei Trasporti stanziò fondi per finanziare il progetto.
C’è un tempo per tutto. Ed è sicuramente troppo presto per tirare le somme su Bologna Città 30. Il sindaco Matteo Lepore è il primo ad aver avviato un percorso verso la Città 30. L’iniziativa del capoluogo emiliano è anche una scelta politica, che si basa però su esperienze, dati ed esempi solidi. Martedì 16 gennaio è stato il D-day di Città 30. In quattro giorni è successo di tutto. Tra cui l’interferenza del ministro Matteo Salvini, che ha annunciato una direttiva contro l’iniziativa del Comune di Bologna. Un autentico testa-coda. Si dà il caso che il vicepremier e Ministro dei Trasporti stia cercando di promuovere un referendum per abolire una misura che lui stesso ha incentivato. Nel 2022, lui stesso stanziò i fondi per potenziare le zone 30 nelle città, Bologna compresa. Dietrofront o scelta per trasformare le critiche dei cittadini in voti?
Ma che cos’è la Città 30?
Ma prima un breve passo indietro. Che cos’è di preciso una Città 30? E’ un modello che va oltre la riduzione dei limiti di velocità urbani. Limitare il tutto al semplice abbassamento della velocità a 30 km/h nello spazio urbano sarebbe riduttivo. Città 30 è qualcosa di più di un enorme autovelox cittadino. E’ una…
Author: Francesca Ferri
Data : 2024-01-23 18:06:03
Dominio: www.true-news.it
Leggi la notizia su: Politics – True News.
LEGGI TUTTO