Il ministro dell’Economia tiene il punto sulle coperture nell’intricata vicenda dei trattori
Specie di fronte ai più complicati negoziati europei, Giancarlo Giorgetti spesso ama schermirsi: «Ma che volete, sono solo un commercialista di provincia». Ovviamente il ministro dell’Economia lo dice per sottolineare che almeno lui non ha perso il senso pratico; e semmai che se qualcosa risulta evidente a lui, allora non si capisce perché agli altri no. Ma poche volte come nell’intricata vicenda dei trattori il mestiere d’origine torna comodo all’ex commercialista (con laurea alla Bocconi) figlio di un pescatore e di un’operaia tessile di Cazzago Brabbia, ottocento abitanti sul Lago di Varese.
Perché, francamente, basta fare due conti. E Giorgetti, nel silenzio dietro cui si è trincerato, deve averli fatti da parecchio. In agricoltura l’Istat stima un milione e 59 mila «imprenditori o aziende individuali o familiari» in Italia e il gettito atteso in legge di bilancio dalla fine per loro dell’esenzione sull’imposta sui redditi personali (Irpef) è di 140 milioni di euro. Significa che, in media, ciascuno dovrebbe — o avrebbe dovuto, vedremo — versare meno di 140 euro di tasse in più. I quali ovviamente non sono da trascurare, anche perché non tutti gli imprenditori agricoli possono contare sui ricavi da centinaia di migliaia o da milioni di euro, come alcuni di quelli che hanno ettari sfruttati con le colture più…
Author: Federico Fubini
Data : 2024-02-11 21:43:37
Dominio: www.corriere.it
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