«Quando ti ritrovi a fare un lavoro altamente specialistico, in uno dei più importanti policlinici d’Italia, ma è come se ti trovassi su un campo di battaglia, c’è qualcosa di insopportabile. È come se ti dessero una Ferrari e ti chiedessero di vincere il Gran Premio di Formula Uno, ma tu salendo in macchina ti accorgessi di avere il serbatoio pieno solo per metà.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-02-11 18:13:12 ,bologna.repubblica.it