Perché leggere questo articolo? La morte del più noto esponente dell’opposizione russa, Aleksei Navalny, alla vigilia del prossimo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina e delle elezioni presidenziali russe ha una dimensione simbolica? Si, per il politologo polacco Michal Klosowski. Il quale in questo articolo, mostra la sua visione personale sul tema e spiega che il caso Navalny, a suo avviso, dovrebbe far capire a tutti che la Russia non cambierà finché Vladimir Putin resterà al potere.
Tutti coloro che sognavano una Russia diversa possono dire addio a quella visione. La morte di Aleksei Navalny in una prigione russa, un luogo così simile a quelli conosciuti nelle pagine più tragiche della storia, mette fine a sogni simili – non c’è più nessuno nella Russia di Putin che possa opporsi allo Zar.
Questa è, ovviamente, una cattiva notizia. Quando ho parlato con Mikhail Khodorkovsky in occasione di una delle puntate francesi di Conversazioni Tocqueville, mi ha detto che contava su persone come Navalny, capaci di sfidare il regime di Putin, ma anche con la competenza per democratizzare la Russia. In ognuna delle sue conversazioni con i dissidenti russi in Francia o altrove, Alexei Navalny è emerso come un simbolo di coraggio, di resistenza, ma anche di quella piccola scintilla di speranza che lo zar possa un giorno scomparire; che il regime di Putin possa essere abbattuto dalla rabbia del popolo.
Il simbolo Navalny e l’arbitrio di Putin
Author: Michal Klosowski
Data : 2024-02-19 05:15:38
Dominio: www.true-news.it
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