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La Lega con una nota rettifica la prima uscita del ministro che aveva elogiato le elezioni in Russia. Il collega degli Esteri ricorda «le pressioni forti e violente»
Prima un commento che sembra, o almeno così viene interpretato da tutti, un elogio. Poi, dopo l’emergere delle prime polemiche, una nota di chiarimento più distaccata, da osservatore super partes . Le elezioni in Russia agitano la mattinata di Matteo Salvini. «Han votato e ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre ragione, ovunque voti». Così di primo mattino il vicepremier e leader della Lega commenta la vittoria di Putin alle elezioni russe. «Le elezioni fanno sempre bene, sia quando uno le vince che quando uno le perde» aggiunge Salvini, spiegando che «quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come far meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni e quindi perché prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace».
Ma dopo un paio d’ore ecco una nota della Lega, non più una dichiarazione del leader: «In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c’è niente da festeggiare». Il cambio di registro è netto. La precisazione toglie enfasi e non attribuisce significati al voto. Nella prima uscita il commento suonava indirettamente come…
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di Cesare Zapperi
www.corriere.it
2024-03-18 13:15:01 ,