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Intervista al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: «L’accusa di slealtà ci ha offeso. Io e Schlein non ci siamo sentiti in queste ore. L’uscita dalla maggioranza in Puglia? In settimana lo diremo: scriveremo nuove pagine»
Nessuno scambio chiarificatore con la segretaria del Pd. Niente telefonate. Zero messaggini. E un consiglio non richiesto, nel giorno delle primarie mancate: «Schlein cambi il Pd come aveva promesso, prima che il Pd cambi lei».
L’accusa di slealtà che le ha rivolto la segretaria brucia ancora, presidente Giuseppe Conte?
«Accusarci di slealtà offende il popolo che ha creato il M5S e che, dal 2009, ha fatto del principio della legalità la nostra stella polare. Per noi non sono in gioco delle beghe tra partiti o tra leader, è in gioco la sostanza politica. Si tratta di rinnovare la classe dirigente per costruire qualcosa di diverso dall’Italia che non ci piace. Non possiamo fare spallucce e questo per noi vuol dire essere leali con i cittadini».
Non vi siete sentiti con Schlein, dopo la rottura di Bari e l’accusa da parte sua di non aver liberato il Pd da «cacicchi e capibastone»?
«No, in queste ore non ci siamo sentiti».
Lei ha annunciato «una rivoluzione» molto ambiziosa. State per uscire dalla maggioranza che sostiene Emiliano in Puglia, dove avete un assessore e quattro consiglieri?
«In settimana terremo una conferenza stampa per annunciare gli obiettivi che ci prefiggiamo di…
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di Monica Guerzoni
www.corriere.it
2024-04-08 04:58:47 ,