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L’arresto di Russo a Palermo. La richiesta anche sui casi di Bari e Torino
Sei mesi fa, quando si parl di un rimpasto in Giunta, si era autocandidato alla guida di un assessorato. “Uno qualunque” aveva detto, confidando nel fatto che la sua lunga esperienza politica a Palermo gli avrebbe consentito di fare bene in ogni ramo dell’amministrazione. E in effetti di esperienza Girolamo Russo, detto Mimmo, ne ha fatta tanta. La gavetta alla circoscrizione, poi nel 2001 il salto al Consiglio comunale dove riuscito a farsi eleggere fino al 2022, quando ha mancato l’obiettivo. Chiacchierato per la disinvoltura con cui ha cambiato casacca politica — da Alleanza Nazionale, al Mpa, da Azzurri per l’italia al movimento Palermo 2022 che sosteneva Leoluca Orlando, fino a Fratelli d’Italia — referente dei precari storici della pubblica amministrazione, Russo, da ieri, in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso. Per la Dda di Palermo, per anni, avrebbe inquinato le campagne elettorali facendo del voto una merce di scambio con Cosa nostra e, con la complicit di faccendieri massoni e mafiosi, avrebbe piegato la macchina amministrativa agli interessi di opachi comitati di affari. Del caso Palermo, ma anche delle indagini per voto di scambio aperte nei giorni scorsi a Bari e Torino vuole ora occuparsi la Commissione Antimafia che ha chiesto alle tre Procure coinvolte gli atti delle inchieste.
E i…
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di Lara Sirignano
www.corriere.it
2024-04-09 19:34:27 ,