Duecentocinquanta target di massimo rischio identificati, più migliaia di obiettivi sensibili. Dopo la acquazzone di missili e droni scaricata da Teheran su Israele, in Italia è massima allerta. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha convocato solo per domani alle 15 una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma già da oggi tutte le prefetture sono state allertate.
Il monitoraggio della situazione
Forze di polizia e intelligence hanno alzato il livello di allerta e stanno monitorando la situazione, per poi domani fare il punto con il ministro dell’Interno. Nel corso della riunione è altamente probabile che un capitolo specifico sia dedicato alle ricadute di sicurezza che l’acuirsi delle tensioni in Medio Oriente potrebbe avere sul vertice dei ministri degli Esteri del G7 in programma questa settimana a Capri.
Il pericolo dei lupi solitari
Più che azioni di gruppi organizzati, il timore – stando a quanto filtra – è che l’attacco dell’Iran possa spingere ad agire i cosiddetti “lupi solitari”, soggetti magari neanche legati a organizzazioni o reti, che abbiano subito un processo di radicalizzazione autonomo.
Attenzione ma non allarme
Attenzione sì, ma non allarme, sembra essere la parola d’ordine. Dal sette ottobre, la sorveglianza su tutto il territorio è massima ed è stata ulteriormente rafforzata dopo l’attentato in Russia. La valutazione del rischio – si ragiona – dipenderà anche dall’evoluzione della situazione in Medio Oriente: la risposta di Israele all’attacco – scoraggiata da subito anche dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden – è variabile non da poco conto nel quadro. “Mi auguro che il governo israeliano adotti la regola della prudenza e che non ci sia nessun contrattacco al contrattacco”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, affermando che “il governo lavora per una de-escalation”.
La vigilanza antiterrorismo
Nel corso della giornata, fanno sapere dal Viminale, Piantedosi sarà in contatto telefonico con i prefetti delle maggiori città italiane, che a loro volta domani potrebbero convocare dei Comitati provinciali per fare il punto della situazione. La vigilanza antiterrorismo resta ai massimi livelli su migliaia di obiettivi sensibili, con particolare attenzione ai circa 250 target considerati a maggior rischio.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-04-14 10:32:11 ,www.repubblica.it