Continua il giallo sulla morte di Pierina Paganelli. Secondo la difesa della nuora Manuela Bianchi, la donna aveva un ammiratore di cui non conosceva l’identità. Il consulente Davide Barzan a Fanpage.it: “Si era confidata con un’amica, abbiamo chiesto che venga sentita”. Ma i figli non ci stanno: “Ci sentiamo oltraggiati. Nessuna implicazione romantica”.
Il giallo relativo all’omicidio di Pierina Paganelli, l’ultrasettantenne uccisa con 29 coltellate e trovata cadavere nel comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva, lo scorso 3 ottobre, si sta arricchendo di un nuovo tassello. Da giorni si parla, infatti, della presenza di un “ammiratore” che avrebbe inviato alla donna fiori e bigliettini. Ma ci sono diverse versioni.
Secondo la difesa di Manuela Bianchi, nuora di Pierina, su cui, insieme al fratello Loris, a Louis Dassilva e alla moglie Valeria, loro vicini di casa, si è rivolta l’attenzione degli inquirenti che seguono il caso, pur non essendo stato mai nessuno iscritto nel registro degli indagati, Pierina non sapeva quei doni da chi arrivassero.
“Da nostre indagini difensive è emerso che alcuni anni fa Pierina ha ricevuto un mazzo di fiori anonimo oltre che alcuni bigliettini di complimenti sempre anonimi. Lei si era confidata al riguardo con una amica che abita sempre nel comprensorio di via del Ciclamino, dicendo, a suo dire, che aveva uno spasimante ma non sapeva chi fosse questa persona”, ha detto oggi a Fanpage.it Davide Barzan, consulente legale di Manuela. Il quale ha anche annunciato che ieri “è stata presentata una memoria integrativa ex articolo 121 all’attenzione del pm procedente”.
Da sinistra: Manuela Bianchi e Pierina Paganelli.
Secondo Barzan, “non si deve escludere nessuna ipotesi, sono passati oltre 7 mesi dall’omicidio senza nessuna iscrizione nel registro degli indagati. Bisogna indagare sul passato di Pierina per ricostruire retrospettivamente la vita della scomparsa. Vorrei anche dire che questo approccio non mette in discussione la fiducia nel lavoro degli inquirenti, ma a contrario dimostra impegno continuo e leale a risolvere il caso. A noi interessa assicurare alla giustizia il killer di Pierina, che era una donna di altissimi valori morali e amata da tutti. Abbiamo chiesto agli inquirenti che venga sentita questa amica che abita a via del Ciclamino insieme ad un’altra persona appartenente al nucleo di prossimità della donna”.
Di diverso avviso, invece, sono i figli di Pierina, che si sono detti “oltraggiati profondamente in quello che gli è rimasto di più caro”, cioè il ricordo della propria madre. Ad offenderli sarebbero state proprio le illazioni emerse di recente sulla presenza di una misteriosa amicizia maschile della donna accoltellata. “Non c’è alcun mistero”, ha detto Monica Lunedei, avvocato dei fratelli Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, i tre figli di Pierina.
“Si tratta di una persona molto anziana che aveva ricevuto aiuto e assistenza da Pierina in alcune occasioni. Questa persona ha poi inviato alla signora Pierina come ringraziamento un mazzo di fiori con un biglietto un gesto gentile e gradito, nessuna implicazione romantica. Pierina ne ha sempre conservato un caro ricordo”. Per i figli quindi sarebbe stata una cosa normalissima, ma usata per creare un’ombra sulla povera vittima e “insinuare il dubbio”. L’uomo in questione, che avrebbe avuto più di 80 anni, è poi deceduto nel 2021, in piena emergenza Covid.
“Ho parlato personalmente con un’amica di Pierina che conosceva la persona della quale si parla e ricorda benissimo la circostanza. I fiori sono stati mandati una sola volta con un solo biglietto e se i figli non hanno parlato di questa circostanza con la Procura immediatamente dopo la morte della povera Pierina è perché i fatti risalgono ad almeno cinque anni fa e poi la persona è deceduta. È invece strano come questo episodio sia stato reso pubblico”, ha concluso l’avvocato. Il giallo continua.
Source link
di Ida Artiaco
www.fanpage.it
2024-05-14 12:00:57 ,