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Data : 2024-06-08 06:10:48
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Per le elezioni europee dell’8 e del 9 giugno ogni partito italiano doveva presentare le liste con i propri candidati e candidate per il Parlamento europeo, che verrà rinnovato proprio attraverso questo voto. L’Italia eleggerà 76 membri su un totale di 720, che influenzeranno poi in base alle alleanze con i partiti degli altri paesi europei la linea politica del parlamento, uno dei due organi legislativi dell’Unione, e la composizione della prossima Commissione europea, cioè l’organo esecutivo dell’Unione.
Per le europee il territorio italiano è diviso in cinque circoscrizioni, ognuna delle quali raggruppa alcune regioni: Nordovest (che include Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia); Nordest (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna); Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria) e Isole (Sicilia e Sardegna). Ogni partito presenta una lista diversa di candidati in ciascuna circoscrizione, ma uno stesso candidato o una stessa candidata possono essere inseriti nelle liste di più circoscrizioni contemporaneamente (anche tutte).
La legge elettorale italiana per le europee prevede un sistema proporzionale puro, che garantisce la massima equivalenza possibile tra i voti presi dai partiti e i seggi che i vari partiti si vedranno assegnati nel Parlamento europeo. Significa per esempio che un partito che prende il 10 % dei voti in una circoscrizione ottiene più o meno il 10 % dei seggi previsti per quella circoscrizione. Per partecipare a questo conteggio però c’è una soglia di sbarramento al 4 % a livello nazionale: i partiti che prendono di meno, quindi, non hanno diritto a nessun seggio.
Con il voto può essere espressa la preferenza, scrivendo il nome di candidati e candidate accanto ai simboli dei partiti: le liste elettorali sono importanti proprio perché elettori ed elettrici potranno scegliere per chi esprimere una preferenza a partire da queste. Si possono esprimere fino a tre preferenze, ma se sono almeno due devono essere diverse per genere (in altre parole, non si può votare solo uomini o solo donne).
Di seguito ci sono le liste dei principali partiti italiani in ordine di consenso nei più recenti sondaggi, suddivise per partito.
Fratelli d’Italia
Capolista in tutte le circoscrizioni per Fratelli d’Italia è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che però in caso di elezione rinuncerà certamente all’incarico per rimanere a capo del governo. Oltre a lei tra i nomi più noti nelle liste c’è quello di Carlo Fidanza, europarlamentare dal 2019 che è stato anche capo delegazione di FdI al Parlamento europeo: si era però autosospeso nel 2021 dagli incarichi di partito (non da europarlamentare) per via di un’inchiesta del giornale Fanpage che ipotizzava che Fidanza cercasse finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale. La procura di Milano aveva aperto un’inchiesta che è stata archiviata a febbraio. Nel frattempo Fidanza aveva anche patteggiato in un processo per corruzione.
Fratelli d’Italia ha candidato nella circoscrizione Sud anche Vittorio Sgarbi, che ha da poco dato le dimissioni da sottosegretario al ministero della Cultura, dopo molte polemiche con il ministro Gennaro Sangiuliano per via dei suoi molteplici incarichi collaterali a quello di sottosegretario e per alcune questioni legali.
Partito Democratico
La capolista delle circoscrizioni Centro e Isole del PD è la segretaria Elly Schlein, al momento anche deputata italiana: quindi, come Meloni, con tutta probabilità non lascerà la sua attuale carica per diventare europarlamentare. Al Sud la capolista è la nota giornalista Lucia Annunziata, mentre al Nordest è il presidente dell’Emilia-Romagna e presidente del partito Stefano Bonaccini. Al Nordovest la capolista è Cecilia Strada, ex presidente dell’ong Emergency. Tra gli altri candidati noti ci sono alcuni sindaci uscenti, fra cui quello di Bergamo Giorgio Gori e quello di Firenze Dario Nardella, l’attuale capodelegazione al Parlamento europeo Brando Benifei, il deputato Alessandro Zan e l’europarlamentare uscente Alessandra Moretti.
Movimento 5 Stelle
Non si è candidato il leader del partito Giuseppe Conte e nelle liste ci sono pochi nomi noti: tra i più rilevanti c’è l’ex presidente dell’INPS Pasquale Tridico, capolista al Sud. Al Centro invece la capolista è l’ex calciatrice e allenatrice di calcio Carolina Morace.
Forza Italia
Il segretario del partito e ministro degli Esteri Antonio Tajani si è candidato come capolista in tutte le circoscrizioni tranne che nelle Isole, dove c’è l’ex europarlamentare del PD Caterina Chinnici, da poco passata in Forza Italia. A Nordovest è seconda in lista Letizia Moratti, ex sindaca di Milano tornata in Forza Italia dopo aver perso le regionali in Lombardia sostenuta da una coalizione di centro. A Nordest invece è candidato il deputato ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi.
Lega
Nella Lega la candidatura fin qui più discussa è stata senz’altro quella del generale Roberto Vannacci, molto osteggiata anche all’interno del partito. Vannacci è diventato noto la scorsa estate dopo essersi autopubblicato un libro con molti passaggi omofobi, razzisti, sessisti e in generale ritenuti offensivi da molti. È candidato in tutte le circoscrizioni ma è capolista solo al Centro e al Sud (è secondo in lista nelle isole). Non è candidato in nessuna lista il leader del partito Matteo Salvini, che si candidò nel 2019 ottenendo moltissimi consensi e rinunciando poi all’incarico: probabilmente la decisione è dovuta al recente grosso calo della sua popolarità. Fra i candidati più noti c’è il senatore Claudio Borghi ed è stata riconfermata Silvia Sardone, europarlamentare dal 2019 e in questi giorni attiva in una campagna elettorale piuttosto spregiudicata. A Nordest alla fine non è stata inserita come capolista, ma come quinta in lista, Anna Maria Cisint, sindaca del comune di Monfalcone (in Friuli Venezia Giulia, provincia di Gorizia) che negli ultimi anni ha acquisito una certa notorietà per una serie di provvedimenti contro le abitudini della comunità di religione islamica molto nutrita che vive in città.
Stati Uniti d’Europa
La lista unisce i partiti +Europa e Italia Viva e si candidano entrambi i leader dei due partiti: Emma Bonino, più volte parlamentare e ministra ma attualmente senza incarichi istituzionali; e Matteo Renzi, che attualmente è senatore ma ha già detto che rinuncerà all’incarico per andare al Parlamento europeo, se sarà eletto. Bonino è capolista al Nordovest e seconda in lista al Centro, mentre Renzi è ultimo in lista in tutte le circoscrizioni (a parte nel Nordest, dove non è candidato). Il posizionamento all’ultimo posto di una lista per le elezioni europee è una decisione più che altro simbolica, dato che Renzi sarà sicuramente fra i candidati (se non il candidato) della lista che prenderanno più preferenze. Oltre a loro c’è anche l’ex ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova e il giornalista a lungo esponente dei radicali Marco Taradash.
Alleanza Verdi e Sinistra
La candidatura di cui si è parlato di più è stata quella di Ilaria Salis, la donna italiana in detenzione preventiva in Ungheria da oltre un anno a cui da qualche settimana sono stati concessi gli arresti domiciliari. È capolista al Nordovest e seconda nelle Isole, dove invece il capolista è l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino sarà invece capolista al centro. Al Sud è capolista l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, che ha da poco annunciato anche di volersi ricandidare proprio come sindaco a Riace.
Azione
Il leader e ideatore di Azione Carlo Calenda è candidato, nonostante inizialmente avesse detto che non lo avrebbe fatto, ritenendo scorretta la pratica adottata spesso dai leader politici di presentarsi alle europee per attirare voti e poi rinunciare agli incarichi ottenuti. Sarà capolista ovunque tranne che al Nordovest, dove ci sarà invece la deputata ed ex ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. Tra i candidati più noti c’è poi l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’ex presidente della Basilicata Marcello Pittella, da poco eletto consigliere alle ultime regionali in Basilicata con moltissime preferenze.
– Leggi anche: Perché a volte nelle liste elettorali ci troviamo anche i soprannomi
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