Otto soldati israeliani sono rimasti uccisi in un’esplosione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in quello che è l’episodio con il bilancio più pesante per le Idf nell’enclave da gennaio. Lo ha reso noto l’esercito dello Stato ebraico, che ha identificato per il momento un solo soldato: il capitano Wassem Mahmoud di 23 anni. Le famiglie degli altri sette soldati sono state informate e i loro nomi saranno resi pubblici più tardi.
Secondo un’indagine iniziale delle Idf, le truppe sono state uccise all’interno di un veicolo corazzato Namer intorno alle 5 del mattino a seguito di un’offensiva notturna contro Hamas nelle aree nord-occidentali del quartiere Tel Sultan di Rafah, durante la quale le truppe della 401esima Brigata corazzata hanno ucciso circa 50 uomini armati.
Il Namer era il quinto o sesto veicolo del convoglio e ad un certo punto è stato colpito da una forte esplosione. Non è chiaro se sia stata causata da una bomba piazzata sulla strada, se operativi di Hamas si siano avvicinati al veicolo con un ordigno esplosivo e se lo abbiano piazzato direttamente sul mezzo.
Sale bilancio vittime a Gaza
Sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, si contano almeno 37.296 morti e 85.197 feriti dall’inizio dell’operazione militare israeliana in risposta all’attacco del 7 ottobre. Lo stesso ministero ha sottolineato che ci sono stati 30 morti e 95 feriti solo nelle ultime 24 ore.
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2024-06-15 15:25:00 ,