La violenza di genere in famiglia aumenta così come i reati per la costrizione al matrimonio, la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%, ma diminuiscono i femminicidi, i reati persecutori e gli stupri. Questo è il quadro che emerge dall’ultimo report della polizia di Stato sulla violenza di genere che prende in esame il periodo che va dal primo gennaio al 30 giugno di quest’anno.
Se da un lato, confrontando i numeri con l’analogo semestre del 2023, si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%), dall’altro si vede invece come siano aumentati i maltrattamenti contro familiari e conviventi (+5%), passando da 11.808 a 12.424. Un trend in crescita già negli ultimi tre anni.
Boom di reati da Codice rosso
Lo stesso periodo in cui si rileva un boom dei reati introdotti dal cosiddetti “Codice rosso”: per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%, il revenge porn insomma.
I femminicidi
Per quanto riguarda i femminicidi nel triennio 2021-2023 si è assistito a una diminuzione di casi rispetto al 2022 da 130 a 117 (-10%). Da gennaio a oggi ci sono state già 49 vittime donne su 141 omicidi, 44 in ambito familiare. Di queste, 24 sono state uccise da partner o ex.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-07-15 10:54:42 ,www.repubblica.it