PESARO In gita a vedere la cella dove fu detenuto Vasco Rossi. E’ la trovata del sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, che ha riaperto la fortezza di Rocca Costanza dove il rocker fu “ospitato” per 22 giorni (di cui 5 in isolamento nella piazza d’armi) dal 20 aprile del 1984. Una vita spericolata fa. In quella stessa cella il 32enne cantautore ricevette la visita di Fabrizio De André e Dori Ghezzi.
Era appena uscito Va bene, va bene così, quando i carabinieri portarono il Blasco da un capannone alle porte di Bologna, a Casalecchio, nel carcere di Pesaro, accusato di uso e detenzione di cocaina. Vasco, che viveva lì insieme a quelli della sua “combriccola”, consegnò spontaneamente ai militari 25 grammi di stupefacente. Il 12 maggio ottenne poi la libertà provvisoria e successivamente, nel giugno 1985, lo stralcio della sua posizione dal maxi-processo in cui avrebbe dovuto essere imputato con altre 57 persone tutte accusate di traffico di droga. Il 6 dicembre 1989 fu scagionato dall’accusa di spaccio, ma condannato per detenzione di sostanze stupefacenti a due anni e otto mesi con la condizionale e al pagamento di un’ammenda di 2 milioni e 800 000 lire. L’album Va bene, va bene così vendette oltre un milione di copie vincendo dieci dischi di platino.
Mercoledì durante la riapertura del monumento (chiuso dal 2019), il sindaco ha mostrato la cella «dove è stato Vasco Rossi» insieme agli altri detenuti. La cella di isolamento, invece, è stata demolita e non c’è più. Rocca Costanza sarà visitabile per tutto il mese di settembre, dieci volte alla settimana, due volte al giorno (alle ore 11 e alle ore 17.30), 5 giorni su 7 (martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica).
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-08-15 13:40:15 ,bologna.repubblica.it