Descrizione
Price: 9,97€
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“Diavoleide (…) è un racconto scritto in modo furioso, pullula di verbi di moto, di ripetizioni martellanti, di dialoghi rapidi (…) So bene che è facile parlare con il senno di poi – di lì a tre anni, nel 1928, Bulgakov avrebbe iniziato a elaborare uno dei più grandi romanzi del ‘900 e di sempre: tuttavia, non riesco a non pensare che Mutandoner sia una versione primitiva di Voland, che le sue gesta racchiudano una prima idea delle peripezie di Azazel, Behemot e gli altri, che la sala con il colonnato in cui Korotkov (un Berlioz ante litteram?) incontra Jan Sobesskij sia un’anteprima della magnifica sala dove si svolge il Gran Ballo di Satana e che la trafila di segretarie che popolano Diavoleide siano il laboratorio dove Bulgakov perfezionò i personaggi femminili del romanzo che non sono Margherita. Forse è proprio con Diavoleide che il ‘seme del diavolo’ si impossessa definitivamente di Bulgakov: è da qui, da questo piccolo libro, allora, che bisogna partire per entrare nel mondo allucinato e grottesco di uno dei massimi scrittori del XX secolo.” (Andrea Tarabbia)
Editore : Voland (30 agosto 2012)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 97 pagine
ISBN-10 : 8862431236
ISBN-13 : 978-8862431231
Peso articolo : 99,8 g
Dimensioni : 10.7 x 0.9 x 15.5 cm
Emanuele S. –
Diavoleide
Bel libro, particolare.
Diego Quagreda –
Attuale
Del gruppo ho preferito “Cuore di cane”. L’attualita’ di questo racconto (politicamente scorrettissimo) e’ sconcertante. E’ strano come negli anni bui la Russia veniva propagandata troppo dai politici e raccontata troppo poco dagli intellettuali. Meglio adeguarsi alla censura del tempo per evitare le contraddizioni fin troppo evidenti del modello socialista, ma ancora oggi sono in molti ad insistere senza sapere che altro non sono che dei Pallinov.
Giulia Marabini –
racconto breve ma perfetto
Bulgakov è sempre una garanzia, per il resto, essendo il racconto così breve non sarebbe corretto svelare troppo del suo contenuto…
Romano A. Fiocchi –
Una sorta di appendice de “Il Maestro e Margherita”
Il racconto è un piccolo capolavoro, un magistrale e incalzante inseguimento che destabilizza il lettore e lo travolge con le sue metamorfosi continue, con il suo fuoco d’artificio di personaggi, con la sua irreale realtà . Dopo un incipit apparentemente tradizionale, Korotkov si trova a fronteggiare il terremoto di stravolgimenti scatenato dal suo antagonista, Mutandoner. I personaggi, sotto il peso di un sarcasmo portato all’eccesso, sembrano diventare pupazzi, ora dall’aria semplicemente surreale, ora dall’animo diabolico. Diavoleide è il Trittico delle tentazioni di Bosch trasformato in racconto.Per chi ha letto prima “Il Maestro e Margherita”, “Diavoleide” è una sorta di appendice dove rivivono situazioni e personaggi di analoga intensità .Ottima la traduzione dal russo di Andrea Tarabbia.