Ogni anno Google migliora i suoi smartphone in modo concreto ma il salto fatto dal Google Pixel 9 Pro XL e il suo fratello più piccolo Pixel 9 Pro, segna un allungo importante. L’obiettivo, ormai evidente dell’azienda californiana, è quella di conquistarsi un ruolo da protagonista nel mercato degli smartphone uscendo dall’ambito di nicchia in cui ha voluto, più o meno intenzionalmente, rimanere fino a oggi.
Il design
È un Pixel e si vede, l’estetica di questo dispositivo continua infatti a essere ben riconoscibile, merito della caratteristica banda orizzontale che contiene la parte fotografica posteriore. Un componente che ora si stacca dai bordi laterali e diventa una vera e propria isola che sporge anche un po’ di più rispetto al modello precedente, ma che consente di ridurre di un’inezia (0,2 mm), lo spessore complessivo del telefono.
Il Google Pixel 9 Pro XL replica sostanzialmente le dimensioni del Pixel 8 Pro dell’anno scorso, rimane quindi un telefono “importante”, voluminoso e piuttosto pesante considerando i suoi 221 grammi. Gestirlo con una mano non è cosa semplice ma i profili un po’ più squadrati aiutano e in generale il feeling con il prodotto è molto buono e si percepisce la qualità costruttiva. Bene la certificazione IP68 e la protezione dei vetri con Gorilla Glass Victus 2.
Il display
Lo schermo è un eccellente Super Actua da 6,8 pollici, un Oled Ltpo con frequenza variabile da 1 a 120 Hz che si porta in dote anche una luminosità di picco di 3000 nit. Un Display HDR10+ che visualizza al la scelta migliore qualsiasi contenuto, anche sotto la luce diretta del sole e che offre una riproduzione ben calibrata della gamma cromatica.
Le prestazioni
Il Google Pixel 9 Pro XL e gli altri modelli presentati ad agosto, montano il nuovo processore Tensor G4, octa core da 3,1 GHz con GPU Mali G715 MC7. Questo chipset, sviluppato con tecnologia a 4 nanometri, è stato sviluppato appositamente per supportare al la scelta migliore le prestazioni legate all’intelligenza artificiale senza scommettere sulle mere prestazioni alla massima potenza. Lo ricorda l’aumento della memoria ram che passa da 12 a 16 GB. I tagli di memoria d’archiviazione non espandibili, purtroppo fermi alla vecchia tecnologia Ufs 3.1, sono da 128, 256, 512 GB e 1 TB.