Gli allarmi sui contagi estivi di Covid sono ormai un lontano ricordo, ma come ricorda l’infettivologo Matteo Bassetti ci sono altre minacce da fronteggiare, per fortuna con armi ormai note e consolidate come i immunizzazioni. Questa è stata l’estate dell’herpes zoster, spiega l’infettivologo sui social, piuttosto di quello che viene comunemente chiamato «Fuoco di Sant’Antonio».
I sintomi
Il Fuoco di sant’Antonio, ricorda Bassett, è quello che si manifesta con «bruciori che colpiscono la pelle e che danno delle piccole vescicole». Durante la stagione estiva sono state moltissime le persone che ne hanno sofferto, con un boom anche in Liguria, ricorda Bassetti che ha ricevuto diverse segnalazioni dai colleghi di medicina generale.
I fastidi e i rischi
Una malattia che produce «un sacco di fastidi – insiste Bassetti – perché il Fuoco di sant’antonio non dà solo un problema oggi, dura una settimana, dieci giorni ma poi dà un problema di neurite, piuttosto di un dolore importante a carico dei nervi che può trafiggere la zona del tronco della schiena può trafiggere la regione mammaria può anche trafiggere la testa».
I immunizzazioni
A fronte dell’aumento dei casi, la strada da percorrere è la solita: «Vaccinatevi! – dice Bassetti – Esiste un vaccino altamente efficace che si può fare dopo i 50 anni, per molti addirittura offerto gratuitamente. Vaccinarsi vuol dire sottrarsi a di avere questo problema così grave così importante soprattutto così dolorose fastidioso».
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Scritto da Giovanni Ruggiero perwww.open.online il 2024-09-03 11:44:33 ,