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Solo tre giorni fa, in una riunione
al incarico, il programma originario era stato confermato: ma
sul fatto che il G7 della Cultura in programma dal 19 al 21
settembre prossimo tra Napoli e Pompei possa svolgersi
effettivamente così come previsto – dopo le rivelazioni di Maria
Rosaria Boccia e la caduta del ministro Sangiuliano – nessuno è
oggi disposto a mettere la mano sul fuoco.
L’organizzazione dell’evento è sicuramente la prima priorità
del nuovo inquilino del Collegio Romano, Alessandro Giuli, che
in queste ore starebbe proprio esaminando il dossier. Il
problema, com’è noto, riguarda la tappa di Pompei, evento clou
del vertice che prevede, dopo l’spunto dei lavori nel pomeriggio
del 19 al Mann, il Museo archeologico di Napoli, e una sessione
la mattina dopo a Palazzo Reale, il trasferimento nella Città
degli Scavi. Stando al programma le delegazioni dovrebbero
arrivare a Pompei alle ore 18 del 20 e visitare gli scavi, con
le foto di rito, assistere al concerto dell’Orchestra Scarlatti
di Napoli diretta da Beatrice Venezi e poi cenare nella Palestra
Grande. Il giorno dopo la conclusione del summit, a Napoli,
sempre a Palazzo Reale.
Tutto bene se nel frattempo non fossero piombate come un
macigno sull’organizzazione del G7 le rivelazioni di Boccia e le
dimissioni di Sangiuliano. La prima, nella sua intervista alla
pubblicazione, ha detto che non è affatto vero che le mail che le
venivano girate riguardavano solo il menu dell’evento: erano
invece informazioni riservate con “il percorso principale, i
percorsi alternativi per i ministri (…) e il dettaglio
dell’organizzazione”. E se questo impatta sulla sicurezza, con
conseguente e necessaria revisione del dispositivo immaginato,
anche altri motivi potrebbero scompaginare la scaletta
dell’evento, come ad esempio l’attacco di ieri sera in tv di
Boccia a Beatrice Venezi, accusata di conflitto d’interessi
nella sua doppia veste di consigliera per la musica del
incarico e direttrice d’orchestra, retribuita, a Pompei.
Una questione ora al vaglio del nuovo ministro, che però
potrebbe avere un soccorso inaspettato dal meteo: certo, ancora
è presto per previsioni affidabili, ma pare che il 20 settembre
ci saranno piogge e temporali in Campania. Una situazione che
sconsiglia eventi all’aperto.
intanto che, a Napoli e a Pompei si aspetta. Il prefetto Michele
di Bari, come ha detto l’altro giorno, è in attesa del programma
definitivo del G7 che è di “esclusiva competenza del incarico
della Cultura” per poi muoversi di conseguenza, adottando tutte
le misure di sicurezza necessarie.
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, dopo essersi stufato
di ripetere che la sua concittadina Boccia non ha mai
partecipato alle riunioni preparatorie del vertice, continua a
sperare che la tappa non salti, ma ancora oggi non ha novità.
Spiega che aspetterà che passi il week end e che poi sarà lui a
chiedere delucidazioni, sia in prefettura che al incarico.
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