Le nubi di anidride carbonica
Visto che quasi tutta l’atmosfera marziana è anidride carbonica, e visto che troviamo il ghiacciato di anidride carbonica anche sulla superficie, è lecito aspettarselo anche sotto forma di nube in atmosfera, quando le temperature e le pressioni lo consentono. Per esempio durante le notti polari, in cui le temperature sono molto basse, la CO2 può ghiacciare in piccoli cristalli di ghiacciato secco sospesi in atmosfera, formando delle nubi molto sottili e trasparenti, simili ai cirri che si formano anche qui sulla Terra nell’alta atmosfera. Oppure queste nubi possono formarsi anche verso l’equatore – ma a elevata altitudine dove pressione e temperatura sono più basse, o ancora nelle stagioni fredde. Ma proprio siccome queste nubi sono così leggere e sottili, abbiamo impiegato moltissimo tempo a trovarle davvero. Anche se la prima sonda vicino Marte arrivò nel 1964, la prima osservazione chiara di una nube di CO2 nell’atmosfera marziana risale al 2008, ottenuta con i dati della sonda europea Mars Express.
Le nubi d’acqua
Le nuvole fatte di acqua, come quelle sulla Terra, si formano soprattutto in relazione alla topografia. Sui bordi dei crateri, sui pendii dei vulcani, le correnti di aria portano il vapor d’acqua in alto, che congela formando le nubi, proprio come avviene ai piedi delle montagne terrestri. Anche in questo caso sono perlopiù dei cirri, ma in alcuni giorni d’estate, nei pressi delle calotte polari, si possono formare dei vaghi cumuli. Le nubi d’acqua si formano in tre occasioni fondamentali. La prima è nei pressi dell’afelio, quando Marte è più lontano dal Sole e quindi fa più freddo, si forma la cosiddetta Aphelion Cloud Belt, una serie di nubi che circondano il pianeta a bassa latitudine. Poi ci sono i cappucci polari, che si formano attorno ai poli nella stagione fredda; e infine delle nebbie a elevata altitudine che si forma attorno alla regione equatoriale.
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di Luca Nardi www.wired.it 2024-09-11 07:10:09 ,