aggiornamento
14 Settembre 2024
18:15
Caccia all’uomo a Lecce da quando un detenuto, il 29enne Vito Grassi, è evaso dopo il colloquio con la moglie. Si trovava nel penitenziario per rapina a mano armata: “Fatto storico”.
Polizia penitenziaria
Un detenuto è evaso oggi dal carcere Borgo San Nicola di Lecce. Si tratta di un 29enne originario di Triggiano (Bari), il cui nome è Vito Grassi. Si trovava nel Rop, reparto di osservazione psichiatria, situato all’esterno delle sezioni detentive (ex reparto semiliberi). L’uomo stava scontando una condanna per rapina a mano armata e viene definito un soggetto “ribelle”.
È caccia all’uomo in tutta la provincia, come riferisce il sindacato Conaippe: l’allarme è partito oggi intorno alle 14.30, quando nella sezione dov’era recluso le guardie penitenziarie si sono accorte della sua assenza.
Contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento, Grassi sarebbe fuggito non durante l’ora d’aria ma dopo il colloquio avuto con la moglie terminato in tarda mattinata nella sala colloqui della struttura penitenzia. L’ultima volta che è stato immortalato dalle telecamere il 29enne si trovava ancora nella zona dell’intercinta e poi è scomparso nel nulla.
Secondo quanto si apprende dal Sappe, Grassi dopo aver saltato il muro dei passeggi si è trovato nell’intercinta da dove – viene riferito – avrebbe avuto vita facile nello scavalcare le inferriate che delimitano il recinto del carcere. “Ciò sarebbe stato possibile – afferma Federico Pilagatti del Sappe – per il fatto che l’agente di servizio ai passeggi oltre a vigilare sugli stessi doveva gestire la guardiola del reparto, una prassi consolidata a causa della carenza di personale di polizia penitenziaria”.
Tutto il personale disponibile è stato richiamato in servizio per collaborare nelle ricerche. I sindacati fanno rilevare che si tratta di “un’evasione storica” per il penitenziario salentino dove dalla sua istituzione nessuno finora era riuscito a fuggire.
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di Ida Artiaco
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2024-09-14 16:11:30 ,