Napoli – Blitz dei carabinieri Torre del Greco, nel Napoletano, contro il clan Falanga. Sono 23 le misure cautelari eseguite per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, spaccio e traffico di droga e detenzione di armi, alcune a carico di detenuti e alcune con il beneficio dei domiciliari. Le indagini hanno ricostruito come le principali piazze di spaccio di Torre del Greco venissero approvvigionate dalla cosca che si rifornire di stupefacenti nell’hinterland napoletano. Emerso anche un accordo tra i Falanga e gli Ascione-Papale, radicati nella vicina Ercolano ma con un ‘nuclei’ anche a Torre del Greco, per dividersi la gestione degli affari illeciti in zone della città. Tra gli episodi contestati agli indagati, anche la richiesta di ‘pizzo’ a una società napoletana di videolottery.
Dei 23 destinatari del provvedimento restrittivo, quattro erano già in carcere. E’ proprio da videoregistrazioni di colloqui di detenuti sia del clan Falanga che di quello Ascione-Papale, i cui affiliati sono destinatari delle misura, oltre che da intercettazioni e dichiarazioni di pentiti sono arrivati gli elementi cruciali per questa indagine dei carabinieri. In particolare, da quelle relative a Maurizio Garofano, elemento di spicco della cosca Falanga, che, attraverso lettere consegnate alla compagna, comunicava ai componenti del clan le sue decisioni e le sue indicazioni ‘operative’. E’ lui che impone al titolare di una società di videolottery napoletana una tangente di 500 euro al mese perche’ l’uomo noleggiava slot machine a un centro scommesse torrese. L’inchiesta costituisce uno sviluppo di attivita’ investigative che hanno gia’ portato ad arresti nel 2014 e nel 2015. (AGI)