27 settembre 2024 | 15.53
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Poco dopo gli incontri alla Casa Bianca di Volodymyr Zelensky con Joe Biden e Kamala Harris, Donald Trump ha annunciato che oggi avrebbe visto il presidente ucraino alla Trump Tower a New York. Un annuncio arrivato a sorpresa dopoché fonti della campagna repubblicana l’avevano escluso, facendo riferimento anche all’irritazione del tycoon per la tappa, di Zelensky in Pennsylvania, considerata da molti repubblicani un inaccettabile spot elettorale per i dem.
L’insofferenza di Trump per gli aiuti Usa all’Ucraina
Un incontro era apparso improbabile soprattutto dopoché in comizio nei giorni scorsi in Georgia, Trump si era scagliato contro “la guerra in Ucraina in cui ci hanno ficcati Biden e Kamala”. “Siamo incastrati in questa guerra se io non divento presidente, dobbiamo uscire, io lo farò, io negozierò”, ha detto ancora il tycoon che poi è passato ad attaccare Zelensky. “Ogni volta che viene negli Usa se ne va con 100 miliardi, vi giuro che è il miglior venditore della storia”, ha affermato l’ex presidente.
Ma ieri notte Trump ha detto che “non vedo l’ora di incontrare” il presidente ucraino. “Vedremo, credo che sarò in disaccordo con lui, ma lui non mi conosce: sono in disaccordo con lui, ma gli dirò che credo di poter fare un accordo tra il presidente Putin e il presidente Zelensky”.
E su questo fronte è arrivato l’attacco preventivo di Harris che ieri, durante le dichiarazioni pubbliche che ha fatto con Zelensky, ha attaccato “chi nel mio Paese vorrebbe costringere l’Ucraina a cedere grandi fette del territorio nazionale, imporle di accettare la neutralità e rinunciare a relazioni di sicurezza con altri Paesi”. La vice presidente ha fatto notare che queste “sono le stesse richieste di Putin e non rappresentano un piano di pace, ma una resa pericolosa e inaccettabile”.
I fantasmi del Kievgate
Ma oltre all’insofferenza per gli aiuti Usa a Kiev, nell’atteggiamento del tycoon nei confronti di Zelensky potrebbero avere un peso anche i fantasmi del Kievgate, dal momento che il presidente ucraino è stato al centro della vicenda che portò al primo processo di impeachment dei Trump.
L’ultimo incontro tra i due risale a cinque anni fa, quando Trump incontrò Zelensky, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale, mentre a Washington i democratici indagavano sul fatto che Trump aveva bloccato un pacchetto di aiuti militari e negato una visita alla Casa Bianca all’allora a stento insediato presidente ucraino, fino all’esordio da parte di Kiev di un’inchiesta sulle presunte attività illecite di Joe Biden in Ucraina, tramite gli affari del figlio Hunter.
Trump alla fine fu messo sotto impeachment, e il presidente ucraino dovette aspettare l’insediamento di Biden per essere ricevuto alla Casa Bianca nel settembre, poco prima che la Russia iniziasse ad ammassare le truppe sul confine per preparare l’invasione di febbraio. In un comizio di due giorni fa, Trump ha accusato Zelensky di aver “rifiutato un accordo” con la Russia, addossando quindi a lui la responsabilità della continuazione della guerra.
“Non c’era un accordo che poteva fare che non sarebbe stato migliore della situazione in cui si trova adesso – ha detto parlando in North Carolina – ora ha un Paese che è stato obliterato, che non è possibile ricostruire”.
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2024-09-27 13:53:07 ,