È morta oggi all’età di 89 anni l’attrice inglese Maggie Smith. Nonostante potesse vantare una carriera lunga oltre settant’anni, questa interprete versatile e instancabile era nota negli ultimi tempi soprattutto per aver interpretato l’intransigente professoressa Minerva McGranitt nella serie filmica di Harry Potter e la tagliente contessa madre Violet Crawley nella serie e nei film di Downton Abbey. Ma appunto il suo curriculum può vantare oltre sessanta film, settanta opere teatrali e svariati ruoli televisivi, che le sono valsi quella che si chiama “Triple Crown of Acting”, titolo allegorico associato a chi nella propria carriera ha vinto tutti e tre i principali premi per la recitazione, e infatti lei si era guadagnata due Oscar, quattro Emmy e un Tony. Inoltre nel 1990 era stata insignita dalla regina Elisabetta dell’onorificenza di Dama dell’Impero Britannico, e poi anche dell’Ordine dei Compagni d’Onore per i servigi resi al teatro.
Nata il 28 dicembre 1934 a Ilford, nell’Essex, Maggie Smith aveva studiato all’Oxford High School ma aveva presto seguito la sua passione per la recitazione all’Oxford University Dramatic Society: a soli 17 anni, nel 1952, debutta nel ruolo di Viola ne La dodicesima notte di Shakespeare al prestigioso Oxford Playhouse. Sarà l’inizio di una prolifica carriera sul palcoscenico, lavorando alacremente per decenni soprattutto per la National Theatre Company (dove era stata invitata da Laurence Olivier) e la Royal Shakespeare Company. Debuttò anche a Broadway nel 1956 e nel frattempo coltivò anche la sua carriera sullo schermo, soprattutto al cinema: il primo ruolo ufficiale, nel film Senza domani, le valse nel 1959 la prima candidatura ai Bafta. Seguirono poi titoli come I cinque ladri d’oro, International Hotel, La strana pizzicore di Jean nel 1969 che le valse la prima vittoria agli Oscar, In viaggio con la zia, Invito a cena con scellerataggine, Assassinio sul Nilo, e poi ancora California Suite in cui interpretava un’attrice viziata che perde un Oscar: paradossalmente per quello stesso ruolo del 1978 vinse il suo secondo Academy Award (è l’unica attrice nella storia ad aver conseguito un Oscar per il ruolo di una candidata agli Oscar).
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di Paolo Armelli www.wired.it 2024-09-27 13:32:35 ,