Paura ma nessun ferito all’aeroporto di Orio al Serio nella mattinata di martedì 1 ottobre. Alle 8, uno pneumatico del volo Ryanair FR846 proveniente da Barcellona è esploso durante l’atterraggio, causando il blocco della pista e la chiusura temporanea dell’intero scalo bergamasco. Fortunatamente, l’incidente è avvenuto una volta che tutti i 162 passeggeri e alcuni dei 6 componenti dell’equipaggio erano già scesi dall’aereo in sicurezza. L’esplosione si è verificata mentre l’aeromobile stava rullando per uscire dalla pista, una fase in cui il velivolo si muove a bassa velocità guidato dal pilota. Nonostante lo scoppio, l’equipaggio è riuscito a mantenere il controllo del mezzo, evitando ulteriori complicazioni.
“Il volo FR846 in servizio da Barcellona a Milano Bergamo (1 ottobre) ha avuto un problema con gli pneumatici all’atterraggio all’aeroporto di Milano Bergamo. I passeggeri sono sbarcati normalmente e l’aereo è stato ispezionato dagli ingegneri, che stanno attualmente lavorando sull’aereo in modo che possa tornare in servizio“, ha fatto sapere Ryanair in una nota.
L’intervento sullo scalo
La reazione delle autorità aeroportuali è stata immediata. La società di gestione dell’aeroporto, Sacbo, ha attivato i protocolli di emergenza, sospendendo tutte le operazioni dello scalo. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente con sette mezzi per garantire la sicurezza dell’area e avviare le procedure di messa in sicurezza. L’impatto sull’operatività dell’aeroporto è stato significativo. I voli in partenza hanno subito ritardi o cancellazioni, mentre quelli in arrivo sono stati dirottati verso altri scali, principalmente Malpensa e Verona. La situazione ha creato un effetto domino sull’intero programma di voli della giornata, coinvolgendo migliaia di passeggeri.
Le operazioni di bonifica della pista sono iniziate immediatamente. Il personale tecnico ha dovuto fronteggiare una doppia sfida: rimuovere l’aereo danneggiato e verificare le condizioni dell’asfalto. Quest’ultimo aspetto è decisivo per garantire la sicurezza dei futuri atterraggi e decolli, perché l’esplosione dello pneumatico potrebbe aver causato danni alla superficie della pista. L’incidente solleva interrogativi sulla manutenzione degli aeromobili e sulle procedure di sicurezza. Tuttavia, è importante sottolineare che lo scoppio di uno pneumatico durante l’atterraggio, sebbene raro, non è un evento senza precedenti nell’aviazione civile. Le cause precise dell’esplosione sono ancora oggetto di indagine.
La chiusura temporanea di Orio al Serio, terzo scalo italiano per numero di passeggeri, ha avuto ripercussioni significative sul traffico aereo del Nord Italia. La sua posizione strategica, vicino a Bergamo e a breve distanza da Milano, lo rende un hub decisivo, in particolare per i voli low cost. “I voli in partenza sono ritardati e i voli in arrivo potranno subire dirottamenti o cancellazioni, fino alla riapertura”, ha comunicato Sacbo, evidenziando la complessità della situazione. Le autorità aeroportuali hanno stimato che lo scalo tornerà operativo entro le 14, circa sei ore dopo l’incidente. La priorità assoluta è stata garantire la sicurezza, seguita dalla necessità di minimizzare i disagi per i viaggiatori coinvolti.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-10-01 09:50:40 ,