Da Assunta Spina del 1915 a Mixed by Erry in questi giorni ancora nelle sale. Ci sono oltre 100 anni di storia del grande cinema italiano raccontato attraverso trenta decisive pellicole con ambientazione partenopea tra le pagine di “Napoli città del cinema”, il volume che il quotidiano “Il Mattino” darà in omaggio ai suoi lettori venerdì 31 marzo per celebrare il momento d’oro del cinema napoletano, sia sotto il profilo della produzione che delle ambientazioni.
“Oggi a Napoli si girano in media 130 titoli all’anno, tra film, corti, documentari e ogni altra forma dell’audiovisivo, le produzioni internazionali sono di casa, si formano tecnici e maestranze, si sperimentano idee e tecnologie”. Così Titta Fiore, storica firma della redazione cultura e spettacoli de “Il Mattino” e presidente della Film Commission della Regione Campania, ha aperto la presentazione del volume (disponibile anche in streaming on demand su www.facebook.com/ilmattino.it e su www.facebook.com/unisob) ospitata dall’Università Suor Orsola Benincasa, sede dal 2015 di una prestigiosa Scuola di Cinema e Televisione diretta dal produttore de “La grande bellezza” Nicola Giuliano.
Nel volume, curato da Titta Fiore e Federico Vacalebre, c’è anche molto materiale di studio per studenti, studiosi e appassionati di cinema. Trenta schede analitiche curate dallo storico del cinema Diego Del Pozzo, accompagnate da trenta articoli dell’archivio de “Il Mattino”, ricostruiscono la storia del cinema napoletano (da Napoli Milionaria a Le mani sulla città, da Mi manda Picone a Così parlo Bellavista ) attraverso luoghi, storie e grandi registi: da Vittorio De Sica a Matteo Garrone, da Francesco Rosi a Massimo Troisi.
“Le pagine del “Mattino” – ha ricordato il direttore Francesco de Core – ci-tando l’introduzione del volume – hanno raccontato oltre un secolo di storia del cinema napoletano: la gioia per gli Oscar di Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, l’orgoglio per la folgorante carriera di Sophia Loren e per il maestoso talento di Toni Servillo, l’affermarsi della straordinaria creatività di una scuola artistica che non ha paragoni in Italia, tra il poliedrico talento di Mario Martone e l’irruenza anarchica di Antonio Capuano, la studio di nuovi primati nell’animazione e nella serialità”. Una storia racchiusa in volume che è anche il manifesto del successo e della ‘produttività’ del moderno cineturismo. Un volume che ripercorre alcuni degli itinerari più suggestivi delle location partenopee ‘da film’ (dai Decumani a Posillipo) e che spiega quanto sia ‘produttiva’ oggi la Napoli ‘da cinema’ che “ sa fare rete con investimenti pubblici, la Film Commission regionale, la sede Rai, factory come Teatri Uniti, Mad Entertainment o Bronx Film e un sistema formativo composto da Accademia di Belle Arti, Università Suor Orsola Benincasa, L’Orientale, Federico II e decisive scuole private come Pigrecoemme, in attesa del Distretto campano dell’audiovisivo in realizzazione a Bagnoli nell’area della ex base Nato”.
“Da oltre vent’anni – ha evidenziato il Rettore Lucio d’Alessandro – l’Università Suor Orsola Benincasa rappresenta uno dei grandi poli di alta formazione in Italia nel settore della scrittura e della produzione per il cinema e abbiamo lavorato sin dal primo momento con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della produzione cinematografica della nostra città e della nostra Regione con la creazione di una grande rete di sinergie con soggetti produttivi di rilievo nazionale e internazionale che hanno ormai da anni a propria disposizione una factory universitaria permanente di ideazione, progettazione e produzione”
Ideazione e produzione per il cinema che trovano terreno fertile in “una città magica, allucinata, nera e argento come il mare d’inverno, densa di uma-nità e di atmosfere”, che è la descrizione di Napoli fatta da Gabriele Salva-tores al “Il Mattino” in un’intervista del 1999 per la presentazione del suo film Denti. Le preziose interviste d’archivio (tra gli altri a Mario Martone e Paolo Sorrentino) sono un’altra delle chicche del volume “Napoli città del cinema” in edicola con “Il Mattino”.
Servizio Rai del 30 Marzo 2023
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