Un accordo diplomatico riaccende vecchie tensioni. Tra Regno Unito e Argentina sulle isole Falkland, o Malvinas. La decisione del governo britannico di cedere la sovranità delle Isole Chagos alle Mauritius ha risvegliato le ambizioni dell’Argentina sulle Isole Falkland, territorio d’oltremare del Regno Unito nell’Atlantico meridionale rivendicato da Buenos Aires da quasi due secoli.
L’accordo sulle Chagos, annunciata giovedì 3 ottobre, prevede il passaggio di sovranità dell’arcipelago nell’Oceano Indiano alle Mauritius dopo decenni di negoziati. In cambio, Londra si è assicurata l’utilizzo per almeno 99 anni della base militare congiunta anglo-americana sull’isola di Diego Garcia, la più grande dell’arcipelago. Una mossa che ha immediatamente attirato l’attenzione dell’Argentina, che da tempo rivendica la sovranità sulle Falkland, note in spagnolo come Malvinas.
La reazione dell’Argentina e la risposta britannica
Il ministro degli Esteri argentino Diana Mondino non ha perso tempo nel cogliere l’occasione per rilanciare le rivendicazioni del suo paese. In un messaggio su X, ha dichiarato: “Con azioni concrete e non retorica vuota, recupereremo la piena sovranità sulle nostre isole Malvinas. Le Malvinas erano, sono e saranno sempre argentine”. Parole che riecheggiano decenni di tensioni tra i due paesi, culminate nella guerra del 1982 che costò la vita a 649 militari argentini, 255 britannici e tre isolani.
Il governo di Londra ha subito cercato di rassicurare gli abitanti delle Falkland. La governatrice Alison Blake ha dichiarato che “il contesto legale e storico dell’arcipelago delle Chagos e delle Isole Falkland è molto diverso” e che “l’impegno del Regno Unito per difendere il diritto all’autodeterminazione degli isolani delle Falkland e la sovranità britannica rimane immutato”. A rincarare la dose è intervenuto anche Stephen Doughty, ministro di Stato per l’Europa, il Nord America e i territori d’oltremare, affermando su X: “La sovranità britannica sulle Isole Falkland, Gibilterra o qualsiasi altro dei nostri territori d’oltremare non è negoziabile”.
Le differenze e le implicazioni future
Gli esperti sottolineano che le situazioni di Chagos e Falkland sono profondamente diverse. Le Chagos furono separate dalle Mauritius nel 1965, poco prima dell’indipendenza di quest’ultime dal Regno Unito. La cittadinanza locale fu forzatamente evacuata per fare spazio alla base militare di Diego Garcia. Le Falkland, invece, sono abitate da generazioni di coloni britannici e la cittadinanza locale si è sempre opposta alle rivendicazioni argentine. Nel 2013, un referendum sull’autodeterminazione vide il 99,8% dei votanti scegliere di rimanere un territorio d’oltremare del Regno Unito. Secondo quanto riportato dal Guardian, il premier Keir Starmer ha difeso l’accordo sulle Chagos, sottolineando che garantisce “la cosa più importante“, ovvero il futuro a lungo termine della base militare di Diego Garcia.
Nonostante le rassicurazioni britanniche, l’episodio delle Chagos potrebbe incoraggiare l’Argentina a intensificare le sue pressioni diplomatiche sulle Falkland. La Bbc riporta che il presidente argentino Javier Milei ha già dichiarato che la disputa sulle isole potrebbe durare “decenni“. La questione delle Falkland rimane un tema cosciente nelle relazioni anglo-argentine e un simbolo di orgoglio nazionale per entrambi i paesi.
La guerra delle Falkland
Nel 1982 la giunta militare che guidava l’Argentina, comandata dal generale Leopoldo Galtieri, spinse sul sentimento nazionalistico per riappropriarsi delle isole Malvinas, un arcipelago nel sud dell’Oceano Atlantico, per sopire l’insofferenza sempre più esplosiva verso le pessime condizioni economiche e sociali in cui versava il Paese. Così procedette a un’occupazione militare delle isole sotto la Corona britannica dal 1833.
Nel Regno Unito il governo è guidato dalla lady di ferro, Margareth Thatcher, che decide per la riconquista delle isole. Anche in Inghilterra la campagna bellica serve a sopire le tensioni sociali. Le operazioni di guerra durano dal 19 aprile, data dell’arrivo nell’area del conflitto del sottomarino inglese, HMS Conqueror, al 20 giugno, quando viene riconquistata dagli inglesi la città capoluogo dell’arcipelago, Port Stanley
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-10-07 10:43:58 ,