La NASA e la NOAA, tramite i loro dati satellitari, sono un supporto fondamentale nel comprendere e prevenire i disastri naturali di questo tipo. Gli uragani si possono infatti tracciare dalla loro formazione, prevedendone l’intensità, il luogo e il tempo di arrivo sulla terraferma, così da organizzare eventuali misure per ridurre i danni, come evacuazioni o rifugi.
Cos’è un uragano
Tifone, Uragano, tempesta tropicale: sono nomi che designano la stessa cosa, solo in luoghi diversi. Gli uragani sono forti cicloni tropicali che si originano nell’Oceano Atlantico, o tuttalpiù nel Nord-Est del Pacifico (insomma nell’area che interessa gli Stati Uniti d’America). Non è un caso se gli uragani spesso si formano a fine estate, per il fatto che hanno bisogno di acque calde, come quelle del Golfo del Messico appunto. L’acqua calda scalda l’aria soprastante, abbassandone localmente la pressione. I dislivelli di pressione sono quelli che innescano i venti, che pertanto convogliano altra aria nell’area in cui si forma il ciclone. L’aria porta con sé umidità, e il vapor d’acqua si solleva formando via via le nubi di tempesta in un ciclo che si autoalimenta.
La classificazione degli uragani
Per essere un uragano, il ciclone deve avere venti che soffiano ad almeno 120 chilometri orari. Una delle classificazioni più usate è quella di Saffir-Simpson, che li suddivide in una scala che va da 1 a 5. La differenza la fa l’intensità dei venti: 1 sono cicloni in cui i venti soffiano fino a 153 chilometri orari. 2 sono quelli fino a 177 chilometri orari, mentre 3, 4 se arrivano fino a 208 o 251 chilometri orari. Oltre, si parla di uragani di forza 5 (anche se c’è chi propone di introdurre anche il numero 6). Lo stesso uragano Milton ha ora delle raffiche di vento che possono raggiungere anche i 300 chilometri orari, ben di più dei 252 minimi per far parte della categoria 5. Gli uragani in genere perdono intensità prima di arrivare sulla terraferma, ma non per questo non fanno danni. Ci si aspetta che insieme ai venti e alla monte, arrivino anche inondazioni sulle coste della Florida.