Sempre Masala, stando a quanto scrive la Procura, avrebbe condotto “una certamente illecita attività di propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizia riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda
sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata
spa, e attraverso la stessa Masala e Rufini, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’governo italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale“.
Il tentativo di agganciare Stroppa
Nell’inchiesta risulta indagato lo stesso Stroppa, classe 1994, informatico che in passato ha collaborato con l’allora Twitter (oggi X) per contrastare la circolazione di contenuti pedopornografici sul social network e per questo era stato pubblicamente ringraziato da Musk. Stroppa da allora ha consolidato il suo rapporto con l’imprenditore sudafricano ed è considerato il suo referente in Italia, come lo identifica la stessa inchiesta della Procura. però, come emerge dall’informativa, la Polizia giudiziaria ha disposto la caccia mediante parole chiave nelle chat degli indagati. Nel caso di Stroppa, gli investigatori indicano una serie di chiavi di caccia: Starlink, Stroppa, “nerd” e “ragazzino”.
Starlink ha iniziato a offrire i suoi servizi di telecomunicazioni satellitari in Italia dal 2021. Poi, quando Giorgia Meloni approda a Palazzo Chigi, si creano le condizioni per un dialogo per un coinvolgimento diverso di Musk, divenuto ideologo tech della destra generale. A dicembre 2023, quando l’imprenditore prende parte ad Atreju, la convention annuale di Fratelli d’Italia, Starlink è tra i temi del dibattito con la presidente del Consiglio dei ministri. E da là a crescere, con la denuncia della società di ostacoli da parte di Tim nella condivisione dello spettro (accuse rispedite al mittente da parte dell’ex monopolista di Stato) e voci sempre più insistenti su un’alleanza per raggiungere gli obiettivi del Pnrr. Quelle stesse voci che, secondo la Procura, avrebbero spinto Masala a verificare ad agganciare Stroppa.
Regole uguali per tutti
A ComoLake, conferenza sulla digitalizzazione organizzata a Cernobbio, a margine del G7, Pietro Labriola, ad di Tim, in riferimento al possibile speculazione di Musk in Italia nei programmi nazionali, ha detto che “qualunque tecnologia è benvenuta, purché si abbiano le stesse regole. Noi abbiamo l’obbligo di intercettazione, abbiamo l’obbligo di avere un call center aperto h24. La parità delle regole è fondamentale. Spero che chiunque venga a investire in Italia, assuma in Italia e paghi le tasse in Italia“. E poi ha aggiunto: “Equipariamo le regole. L’importante è la definizione delle regole”.
L’inchiesta della Procura romana, che ha portato all’arresto ai domiciliari anche di Massimo Rossi, amministratore delegato della società Digital Value, perquisita da parte delle Fiamme gialle, come la stessa Olidata. Al centro dell’indagine una serie di appalti informatici rivolti alla Difesa, per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Tra le società indagate vi sono Italware, Dimira, Olidata, Sferanet, Itd Solution, Digital value, Innovery, Vipa Impianti, Buildings Vamp, Albamar, Samar, Business solutions, Ismart e Mondostore. Gli appalti osservati speciali riguardano, tra gli altri, la fornitura di software e di servizi. A valle dell’inchiesta, Sogei ha fatto sapere in una nota di avere fiducia nella magistratura. Così Rufini, che ha dato la piena disponibilità a collaborare in ogni fase delle indagini.