addobbare casa dopo averla ristrutturata avrà i suoi vantaggi anche nel 2025. Il disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 15 ottobre ha infatti rinnovato il bonus mobili. Come riporta Il Sole 24 Ore, la proroga riguarda nel dettaglio l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, e si aggiunge al quadro delle agevolazioni per la casa che stanno emergendo in attesa che il disegno di legge approdi in parlamento.
Attualmente, il bonus mobili offre uno sconto del 50% su una spesa massima di 5.000 euro. Questo tetto è stato ridotto negli anni, passando dai 10mila euro del 2022 agli 8.000 euro del 2023. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha confermato che nel 2025 non avverrà nessun nuovo calo. Tale notizia è stata accolta favorevolmente dal presidente di Federlegno Arredo Claudio Feltrin, che ha sottolineato quanto essa, insieme alla conferma al 50% del bonus ristrutturazioni per le prime case, rappresenti una manna per il settore del legno-arredo.
Anche la struttura dello sconto del bonus mobili rimarrà invariata rispetto all’attuale assetto, a differenza di quanto avverrà con il bonus ristrutturazioni: su quelle delle seconde case sarà infatti applicabile uno sconto del 36% sui lavori, più basso di quello che spetterà per le prime, e del 50% (identico all’altro caso) sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici.
Anche i bonus casa dovrebbero inoltre rientrare nel nuovo tetto per le spese detraibili, modulato sul reddito e sul numero di figli, secondo i principi del quoziente familiare. Dal 2025, il massimale di spese detraibili sarà influenzato da questi fattori, senza effetto retroattivo. Pertanto, le rate delle spese effettuate in passato non saranno incluse nei nuovi tetti di detrazione.
Restano dunque circa due mesi e mezzo per usufruire del quadro di bonus casa ancora in vigore, che include detrazioni del 50% per i lavori sulle seconde case e sconti in scadenza come il sismabonus e l’ecobonus. Per ottenere tali incentivi, basterà completare i bonifici entro la fine dell’anno, indipendentemente dal momento di effettuazione dei lavori.