Dopo aver inserito link e i documenti, si apre una finestra chiamata Guida al blocco note. Da qui selezionate Genera all’interno della sezione Conversazione di approfondimento. A questo punto dovrete armarvi di pazienza, perché l’elaborazione potrebbe richiedere alcuni minuti, a seconda della quantità di materiale utilizzato come fonte.
Una volta che lo strumento avrà creato il vostro podcast, potete scaricarlo o creare un link da condividere con chi preferite. Per non farvi mancare nulla è possibile anche regolare la velocità di riproduzione, in modo da scegliere in autonomia il ritmo del vostro podcast.
Il futuro dei podcast
La nuova funzione di NotebookLM ha scatenato la fantasia di internet. Gli utenti la stanno sfruttando per approfondire via audio argomenti tecnici complessi, creare file che riassumono in modo ordinato documenti di osservazione ostici o produrre podcast sulle proprie abitudini di benessere e fitness. Quest’ultimo punto solleva a una domanda importante: dovremmo caricare su NotebookLM i nostri file più personali?
Secondo il portavoce di Google Justin Burr, i riassunti generati dallo strumento sono “radicalmente basati sul materiale di partenza caricato dall’fruitore. Ciò significa che i dati personali non vengono utilizzati per addestrare NotebookLM. Quindi qualsiasi informazione apprezzabile contenuta nelle fonti rimarrà privata, a meno che non si scelga di condividere le fonti“. Potrebbe essere uno degli aspetti positivi del fatto che il tool sia ancora “sperimentale“, come ricorda un’etichetta ben visibile sul sito ufficiale di NotebookLM. Google riporta che l’azienda sta raccogliendo i feedback sul prodotto.
Quello che distingue NotebookLM da tutti gli altri strumenti per creare audio con l’ntelligenza artificiale generativa è la presenza di intercalari ed espressioni tipiche dei podcast. Invece della voce fuori campo monotona e scialba che ci si aspetta da due bot AI che riassumono informazioni, la cadenza e le performance dei presentatori AI di NotebookLM sembrano decisamente meno affettate.
I podcaster hanno qualcosa di cui preoccuparsi? Probabilmente no. Anche se gli strumenti AI come NotebookLM si riveleranno in grado di creare audio accattivanti per il grande pubblico — cosa che resta da vedere – le voci sintetiche non saranno mai in grado di stabilire i legami parasociali come conduttori in carne e ossa che chiacchierano per ore.
“Già dalla prima settimana di lancio era chiaro quale fosse la roadmap – spiega Martin –. Gli utenti vogliono i controlli”. Ecco perché dare la possibilità di modificare ulteriormente l’output dell’intelligenza artificiale, intervenendo sulla lunghezza del podcast o l’argomento, è una priorità per il team di Google, che spera di avere presto aggiornamenti.
Un altro aspetto importante è l’aggiunta di lingue e accenti diversi. Al momento, i podcast sintetici sono disponibili solo in inglese (anche se si possono caricare materiali in diverse lingue, tra cui l’italiano). Detto questo, non aspettatevi di poter usare presto la vostra voce su NotebookLM: Martin dice che andrà prima verificato se gli utenti desiderano davvero un’opzione simile e se può essere utilizzata in modo responsabile.
La popolarità di NotebookLM ci ricorda che le aziende di AI non sanno mai se un prodotto piacerà agli utenti prima del lancio. E in questa ondata costante di annunci nel settore, a catturare l’attenzione non è necessariamente la funzione più commercializzata o più utile, ma quella più divertente.
Questo articolo – a cui ha contribuito anche Lauren Goode – è apparso originariamente su Wired US.