Il patrimonio culturale e naturalistico di Roccarainola diventa risorsa per il territorio e qualità della vita.
La relazione natura/uomo: arte, paesaggio, paese
Senza la traccia umana un paesaggio può considerarsi tale? No, è l’intervento antropico che caratterizza la forma e ne dà una visione, una lettura che diventa paesaggio, diversamente è solo natura, che per sua essenza è pittoresca, in quanto genera emozioni e percezioni estetiche. Una delle missioni del mio secondo mandato da sindaco di Roccarainola è quella di accorciare le distanze tra il paesaggio geografico e il paesaggio antropico. Per questo la Nostra gerenza ha dimostrato fin dal suo insediamento, la massima collaborazione con la cooperativa ATS Monte Maggiore, con in testa il presidente Ugo Fragassi, intenta a riqualificare e rendere fruibile il nostro patrimonio naturalistico. Grazie all’opera dei dipendenti della cooperativa, oggi un sentiero di montagna ritorna ad essere una caratterizzazione umana, la natura si plasma e diventa forma, paese, riconoscibilità. Dalla sensibilità della governance di ATS Monte Maggiore nasce un intervento straordinario, che si impalma con la qualità degli interventi di miglioramento delle aree boschive: New Paradise. Una serie di opere di Land art realizzate da artisti di chiara fama, faranno della nostra Foresta Demaniale un museo a cielo aperto. Una iniziativa, a cui abbiamo dato patrocinio educativo, curata dal nostro concittadino illustre, il prof. Pasquale Lettieri, critico d’arte e docente universitario, espressione della migliore cultura italiana. Una ricaduta importante per la nostra cittadina anche in termini di implementazione delle risorse lavorative e per la crescita del sistema dei beni culturali. Non si può agire nel campo della natura, senza pensare a tutto ciò che esiste oltre l’orizzonte anche perché, quell’oltre orizzonte pensa a noi, a investire da noi, a vendere da noi e non possiamo né chiudere le porte, né mettere la testa nella sabbia, perché in entrambi i casi potremmo cominciare a scrivere la storia del genio italiano e della creatività italiana, coniugando i verbi al passato, come fanno le guide turistiche quando portano i visitatori in musei e aree archeologiche. Noi non possiamo diventare archeologia di noi stessi, dando per perduta l’opportunità che possiamo cogliere, di operare sullo scacchiere internazionale e mondiale. Uno degli obiettivi della Nostra gerenza sarà quello di pulire da ogni residuo di provincialismo i beni culturali e naturalistici del paese, facendoli conoscere in quella che è la loro specificità di portatori di una memoria, che non è in contrasto né con l’innovazione, né con la contaminazione, ma può dare ad esse un apporto importante nella duplice misura in cui, come abbiamo detto, non si chiude, ma neanche si dissolve in favore di un linguaggio unico, internazionale.
Il Sindaco
Giuseppe Russo